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Lazio. Sindacati: “Su bilancio Regionale necessario confronto”

Pubblicato il 22 Mar, 2023

In merito all’approvazione del bilancio previsionale da parte della Giunta Rocca, “per evitare che la Regione Lazio continui a essere in esercizio provvisorio oltre il 31 di marzo, che sarà una gestione della spesa in dodicesimi, senza la possibilità di destinare e impiegare risorse non previste dalla spesa storica e dal normale funzionamento dell’ente”. Così in una nota, i segretari generali regionali di Cgil Cisl e Uil Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica. “Oltre ad aprire un confronto con l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, – proseguono i segretari – ora è necessario che il presidente Francesco Rocca dia seguito alla richiesta d’incontro unitaria fattagli pervenire nei giorni scorsi per confrontarci sulle priorità individuate dai sindacati confederali e per arrivare alla costruzione di un bilancio che ascolti le ragioni del mondo del lavoro. Gli ultimi tre anni hanno profondamente reciso i redditi di lavoratrici e lavoratori, delle pensionate e dei pensionati del Lazio, la crisi economica indotta dalla pandemia da Covid-19 e il successivo rialzo dei prezzi energetici e alimentari, determinati soprattutto dall’invasione della Russia in Ucraina, hanno eroso il potere di acquisto degli stipendi riducendo di circa 15 per cento la capacità di spesa delle famiglie Laziali”, spiegano i sindacati.

“Una drammatica condizione per cui già nel 2022, su proposta di Cgil, Cisl e Uil, il Consiglio Regionale sostanzialmente all’unanimità, ha messo in campo un parziale beneficio fiscale ai redditi fino a 40mila euro lordi all’anno attraverso la conferma e un ampliamento della platea degli aventi diritto all’esenzione dal pagamento della maggiorazione dell’addizionale Irpef regionale fino a 35mila euro anno lordi e un contributo energia per i redditi tra 35.001 euro e 40mila euro lordi anno – continuano i sindacati -. Due misure che hanno riscosso un grande consenso da parte delle cittadine e dei cittadini del Lazio, alle quali è prioritario dare continuità soprattutto in questa fase. Inoltre, come confermato dagli ultimi dati dell’Istat sull’occupazione, il Lazio è tra le regioni che ancora non ha recuperato i livelli pre pandemia. C’è quella che abbiamo definito la ‘pandemia della povertà’: si tratta di una nuova emergenza che nel Lazio si è già delineata. Perché tra i ‘nuovi poveri’ ci sono famiglie che, nonostante il lavoro, o la perdita e la precarizzazione, si sono trovate dall’oggi al domani in condizioni di indigenza assoluta”.

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