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Lazio. Trasporti, Coppotelli Valeriani e Cecere (Cisl Lazio Frosinone e Latina): positivo incontro oggi al Mit, operazione Tav a Ferentino procede come da noi auspicato da tempo

Pubblicato il 3 Set, 2025

“Questa mattina, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si è svolto un tavolo tecnico che ha affrontato e discusso la fattibilità della realizzazione della fermata dell’alta velocità nel territorio di Frosinone. Apprendiamo dalla stampa, con molto piacere, che il vicepresidente del consiglio e ministro, Matteo Salvini, che ha convocato la riunione, si è espresso nettamente a favore per la realizzazione di una fermata Tav da realizzarsi a Ferentino, località che noi da tempo abbiamo indicato come la migliore soluzione per rilanciare l’economia del Lazio meridionale e non solo”.

Lo comunicano in una nota Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, Antonella Valeriani, segretaria generale Cisl Frosinone e Roberto Cecere segretario generale Cisl Latina.

“La richiesta di realizzare una stazione della Tav a Ferentino l’abbiamo lanciata nella nostra iniziativa del 30 giugno scorso, supportandola con un dettagliato report sui benefici che tale opera può portare ad un vasto territorio, facendo di Ferentino uno snodo cruciale per i trasporti, al pari della Stazione Mediopadana di Reggio Emilia. Con Ferentino infatti, non verrebbe servito solo il Frusinate, ma un bacino molto più ampio di utenti e aziende che afferiscono alla provincia di Latina e alle regioni quali il Molise e l’Abruzzo. Dalle nostre analisi emerge anche che settori industriali strategici per il Lazio come l’agricoltura, il manifatturiero e il farmaceutico potrebbero trovare nuovi input, grazie alla connessione rappresentata dall’alta velocità di Ferentino, con il Nord Europa, principalmente Belgio e Paesi Bassi, che sono attraversati dal Corridoio di Trasporto Europei (ETC) Scandinavo-Mediterraneo. Connettere il Lazio meridionale a questo asse strategico di trasporto ferroviario, significa far crescere le esportazioni potenziando anche i flussi turistici e lo sviluppo demografico di territori che stanno rischiando non solo la desertificazione industriale ma anche lo spopolamento. Durante l’incontro odierno al Mit è stato analizzato uno studio di prefattibilità realizzato da RFI e l’analisi costi-benefici ha confermato che proprio Ferentino è l’ipotesi più conveniente sia dal punto di vista economico che sociale. Un evidente riscontro di quanto noi diciamo da tempo che ci fa ben sperare per un iter sempre più veloce per la messa a terra di un progetto così importante per la nostra regione con l’unico obiettivo della crescita e dello sviluppo per le persone, i territori e le economie”.