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Lazio. Valeriani (Cisl): “Inutile meravigliarsi sulla qualità della vita. Bisogna mettersi in gioco, proporre e avere una visione di futuro”

Pubblicato il 8 Dic, 2025

L’ultima edizione dell’indagine del Il Sole 24 Ore conferma un dato che purtroppo non ci sorprende: anche per il 2025 la nostra provincia si trova lontana dai territori virtuosi d’Italia. La Ciociaria è all’85° posto, ultima nel Lazio. Nella sezione Affari e Lavori perde 43 posizioni e scivola in posizione numero 70. Quindi è 59ª per laureati, 94ª per numero ore di cassa integrazione autorizzate, 95ª per start-up innovative, 74ª per tasso di mancata partecipazione al lavoro, 39ª per tasso di infortuni mortali sul lavoro o con inabilità permanente, 24ª per il trend degli arrivi turistici, 65ª per tasso di occupazione giovanile, 70ª per nuove iscrizioni di imprese e 22ª per cessazioni, 95ª per imprese in fallimento, 76ª per tasso di occupazione, 12ª per quota di export sul Pil, 27ª per numero di pensioni di vecchiaia.

Il punto è che dietro questi numeri ci sono vite reali, giovani che non trovano opportunità, famiglie con figli, anziani soli, comunità che rischiano di perdere il proprio tessuto sociale. Per questo la risposta della CISL non può essere un semplice commento. E non basta nemmeno analizzare nel dettaglio la situazione. La CISL sceglie di proporre, di guardare avanti, di mettersi nella prospettiva di una visione. Mettendosi in gioco.

Serve un patto di responsabilità collettiva. Ecco perché la Manifestazione nazionale Cisl“Sul Cammino della Responsabilità”, per migliorare la Manovra e costruire un Patto, sarà uno snodo serio. L’appuntamento è per il 13 dicembre a Roma.

Perché fino a oggi non è cambiato nulla. Spesso si è proceduto a “spezzoni”: qualche iniziativa sporadica, qualche progetto isolato, ma senza coordinamento né rete.

Pesa l’assenza di un monitoraggio continuativo: non sappiamo se le misure — quando ci sono — abbiano effetto reale.

Gli stakeholder del territorio — istituzioni, sindacati, associazioni, scuole, imprese — non dialogano stabilmente. Il risultato: le azioni restano campate in aria, i bisogni inevasi. Queste cose dobbiamo avere il coraggio di dirle, se davvero vogliamo cambiare lo scenario, l’inerzia e la narrazione.

Ecco perché, nonostante qualche buona intenzione, i dati restano negativi per bambini, giovani e anziani.Abbiamo chiesto tavoli con i principali Comuni per avviare la contrattazione sociale per proporre politiche attive per gli anziani: servizi sociosanitari, centri di socializzazione, assistenza domiciliare, prevenzione della solitudine e dell’isolamento ma anche per chiedere il rafforzamento dei servizi per l’infanzia e la famiglia: asili nido, doposcuola, supporto educativi, spazi di socialità per bambini e adolescenti e poi chiederemo sostegno per le donne vittime di violenza. Abbiamo un tavolo aperto in Prefettura che riguarda l’istituzione di un monitoraggio insieme a tutti gli enti e le associazioni coinvolte nell’ambito di salute e sicurezza, un tavolo aperto con Unindustria per un protocollo che affronti attraverso relazioni industriali avanzate il tema del rilancio delle imprese e delle riconversioni soprattutto a fronte della crisi Stellantis.

Abbiamo sostenuto il 30 giugno scorso la necessità della Stazione Tav a Ferentino e delle infrastrutture per attrarre investimenti. Attendiamo risposte entro dicembre. Come era stato promesso al tavolo del Ministero.

Inoltre come CISL di Frosinone crediamo che molte soluzioni per il nostro territorio si possano realizzare attraverso le 13 proposte concrete avanzate dalla CISL Lazio alla Regione Lazio. Tra queste 13 priorità, tutte qualificanti, segnalo il finanziamento della legge regionale sulla Partecipazione dei lavoratori e del Fondo Taglia Tasse destinato ai cittadini con redditi più bassi per l’esenzione dal pagamento dell’Irpef Regionale, l’istituzione della ZIS, ovvero una Zona di innovazione e sviluppo per la filiera dell’aerospazio e della difesa, per rispondere alla crisi dell’automotive, da localizzarsi nel Basso Lazio. A questi tre punti, fanno seguito altre dieci indicazioni in materia di istruzione e formazione, sanità, infrastrutture, automotive, salute e sicurezza, politiche sociali. Priorità vere: la legge 46 per l’indotto dell’ automotive, esenzione Irpef per i redditi più bassi e opere infrastrutturali.

Per risalire la classifica del Il Sole 24 Ore occorrono il lavoro di qualità per trattenere giovani, lo sviluppo del Territorio con infrastrutture adeguate, un sistema di trasporto e mobilità accessibile facilitando l’accesso ai servizi, al lavoro, alla formazione, soprattutto per chi vive fuori dai centri urbani.

Sostegno all’abitare e politiche abitative per fasce deboli: canoni accessibili, sostegno all’affitto per giovani coppie e anziani con pensioni modeste. Piani di formazione continua e aggiornamento per lavoratori e disoccupati, per aumentarne l’occupabilità e favorire la riqualificazione in settori in crescita.

La CISL propone un progetto per uno sviluppo generativo e partecipativo che coinvolga tutti i settori chiave: infrastrutture, edilizia, trasporti, pubblica amministrazione, scuola, università, ricerca, fisco, welfare, innovazione, agroalimentare e turismo. Ora è il momento di accelerare.

Una proposta organica e concreta, basata su interventi strutturali capaci di riequilibrare il rapporto tra lavoro e servizi e favorire uno sviluppo più armonico. Una strategia che punta a valorizzare le persone e i territori, guidata da indicatori chiari e misurabili di sostenibilità, innovazione e inclusione.

Il nostro impegno è quello di promuovere un’azione sindacale responsabile, partecipativa e centrata sulla dignità delle persone.