“Interessante e apprezzabile l’intervista rilasciata dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca a Ciociaria Oggi. E per queste ragioni la sua presa di posizione non va fatta cadere nel vuoto, ma colta al volo e rilanciata. Intanto, relativamente alla sanità della provincia di Frosinone, Rocca rileva che sono quasi 500 le autorizzazioni di personale. Aggiungendo che nell’ambito delle risorse che il Governo nazionale ha assegnato alla Regione per il Giubileo, per la Asl ciociara c’è 1 milione di euro per il potenziamento del personale sanitario. Oltre ai 110 milioni di risorse del Pnrr. Si tratta adesso di ‘scaricare a terra’ tutto questo, ma ad essere fondamentali sono sia l’approccio che il punto di caduta. Perché la Cisl ha sempre sottolineato come sia necessario il confronto in ambito sindacale. Non servono le posizioni ideologiche e aprioristiche, occorre invece, nell’ambito del rispetto dei ruoli, arrivare a dama. E oggi ci sono tutte le condizioni affinché questo si realizzi. Con benefici evidenti per la sanità, per gli operatori del settore, ma soprattutto per i cittadini-utenti”.
Lo scrive in una nota Antonella Valeriani, segretaria generale Cisl Frosinone.
“Altrettanto significativa la sottolineatura di Rocca a proposito del fatto che la Stazione Tav di Ferentino-Supino rappresenti una priorità per la Regione Lazio. Nei mesi scorsi la Cisl Lazio mise nero su bianco che ‘la realizzazione di una Stazione dell’Alta Velocità nell’area individuata tra Ferentino e Supino è l’unica opera infrastrutturale in grado di rilanciare questo territorio. Molti la paragonano alla costruzione dell’autostrada nei decenni passati e penso che non sbaglino’. Sottolineammo questo aspetto in un nostro convegno sul tema delle opportunità per il Lazio. Già in quella occasione il Governatore Francesco Rocca definì la Stazione Tav in provincia di Frosinone un’opera non negoziabile, rilevando che occorrevano 100 milioni di euro nella legge Finanziaria per poterla realizzare. Quel discorso va ripreso. Francesco Rocca ha tracciato una rotta chiara. La Cisl Lazio condivide tale roadmap perché soltanto attraverso un robusto e credibile potenziamento delle infrastrutture il nostro territorio può tornare ad essere appetibile. Determinando un circuito virtuoso in termini di investimenti e quindi di lavoro e di occupazione. La Stazione Tav nell’area tra Ferentino e Supino verrebbe realizzata a 800 metri dal casello di Ferentino e praticamente all’imbocco dell’autostrada Ferentino-Frosinone-Sora. Era già stata individuata in quella zona negli anni passati, per una ragione evidente: si trova sul tracciato e ha una posizione logistica invidiabile. Sia per quel che riguarda il traffico dei passeggeri che per quello delle merci. La Stazione dell’Alta Velocità collegherebbe la provincia di Frosinone al Nord Italia e all’Europa. Sotto ogni punto di vista. Con effetti benefici immediati. Inoltre, particolare non trascurabile, sorgerebbe nel cuore dell’area industriale di questo territorio. Rappresentando un fulcro insostituibile per le aziende, specialmente per le eccellenze del chimico-farmaceutico. Un’infrastruttura che va vista come un’opera di bacino alla quale guarderebbero anche gli utenti della provincia di Latina, del Molise e dell’Abruzzo. Bisogna assolutamente unire le forze, determinare la convocazione di tavoli operativi con il Ministero dei Trasporti, la Regione Lazio, Ferrovie dello Stato e Rfi. Le parole di Rocca a Ciociaria Oggi dimostrano che la volontà politica esiste. Bisogna insistere e mettere in campo progetti sostenibili, indicando dove attingere le risorse finanziarie. La Cisl Lazio d’altronde non si è mai nascosta: la crescita, lo sviluppo e il rilancio passano dalle infrastrutture. E per un confronto sano e rispettoso dei ruoli, che abbia come unico obiettivo il lavoro e lo sviluppo del territorio”.