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Mare. Coppotelli (Cisl Lazio): “Nel segno della partecipazione, sostenibilità e innovazione, auspichiamo risposte concrete per sviluppo e lavoro”

Nel corso del Summit sull’Economia del Mare-Blue forum che si è svolto a Roma, la CISL del Lazio è intervenuta ribadendo l’importanza di un’azione sindacale sempre più partecipativa, orientata alla costruzione di politiche di sviluppo economico, infrastrutturale e occupazionale in grado di garantire benessere diffuso e coesione sociale.    “Come CISL – ha dichiarato Enrico Coppotelli, segretario generale CISL Lazio – da anni abbiamo scelto di superare la dimensione puramente rivendicativa, per entrare in quella partecipativa e progettuale. La nostra azione si fonda sul confronto e sulla corresponsabilità: parlare di economia, di sviluppo e di lavoro significa affrontare le vere priorità delle persone e dei territori. Con questo spirito, la CISL ha promosso e presentato un progetto strategico per la realizzazione di una stazione TAV nel Basso Lazio, pensata come hub interregionale in grado di connettere anche l’Abruzzo e il Molise. Si tratta di un’infrastruttura necessaria per rilanciare la competitività dei nostri territori e attrarre nuovi investimenti produttivi. Una proposta che nasce da un lavoro di squadra, supportata da analisi e dati – molti dei quali forniti dalla Camera di Commercio di Frosinone-Latina guidata magistralmente dal Presidente Acampora – e fondata su una visione integrata dello sviluppo”. 
“Non possiamo più ragionare per compartimenti stagni o confini provinciali – ha proseguito Coppotelli –. La sfida della globalizzazione si vince mettendo in rete territori, competenze e sistemi produttivi. Serve una convergenza vera tra politica, istituzioni, forze imprenditoriali e parti sociali. Il Lazio si conferma una regione dinamica, dove la crescita è trainata anche da relazioni sindacali avanzate, spesso capaci di anticipare i bisogni delle imprese e dei lavoratori. Centrale, in questo quadro, è il tema della sicurezza sul lavoro, che deve essere affrontato in maniera strutturale, non emergenziale. Come CISL stiamo lavorando per costruire anche una visione nuova della sicurezza, che vada oltre la mera conta degli infortuni e delle vittime: serve un approccio multidisciplinare, preventivo e integrato. L’esperienza dei cantieri giubilari ne è un esempio: ad oggi, nessun decesso, grazie a un lavoro congiunto tra prefetture, enti ispettivi, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali. Questo non è un caso, ma il frutto di un metodo efficace.  Continueremo a promuovere occasioni di confronto e a sostenere progettualità che mettano la persona al centro dei processi economici e decisionali. Solo così si potrà parlare di sviluppo vero, equo, duraturo. L’auspicio – ha concluso il Segretario Coppotelli – è che da questo Summit possano emergere proposte concrete, in grado di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro, valorizzando la partecipazione, la sostenibilità e l’innovazione”.  

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