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Puglia. Ligonzo (Cisl Fp): “Bilanci già cerificati. Lo sblocco del salario resta una scelta strategica dell’amministrazione”

Pubblicato il 16 Dic, 2025

La CISL FP del Comune di Taranto interviene per riportare chiarezza nel dibattito pubblico scaturito dalla Delibera n. 180/2025 della Corte dei conti, che in questi giorni è stata oggetto di interpretazioni parziali e talvolta strumentali, con il rischio di colpire ingiustamente la dignità e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori comunali», afferma Fabio Ligonzo della CISL FP.

«Ribadiamo il pieno rispetto per il ruolo della magistratura contabile e per i rilievi formulati. È però necessario chiarire che tali rilievi riguardano esercizi finanziari già chiusi e certificati e attengono alla corretta applicazione dei principi contabili. Non vincolano in alcun modo le future scelte politico-amministrative – prosegue Ligonzo – né limitano la possibilità dell’Amministrazione di definire priorità e strategie nella nuova programmazione finanziaria».

«Una lettura completa della Delibera n. 180/2025 dimostra inoltre come molte scelte contabili dell’Ente siano state improntate a criteri di prudenza e tutela degli equilibri di bilancio. Sul Fondo pluriennale vincolato la Corte non ha rilevato criticità significative; sul Fondo crediti di dubbia esigibilità ha confermato la correttezza dei valori del rendiconto 2023 e ha preso atto dell’incremento nel 2024 come misura prudenziale; sul fondo contenzioso ha riconosciuto accantonamenti adeguati, in alcuni casi fino al 100% dell’esposizione. È stato inoltre registrato un miglioramento dei tempi medi di pagamento nel 2023 rispetto al 2022».

«In questo contesto è bene essere chiari: il reperimento delle risorse per l’eventuale incremento dei Fondi e per lo sblocco del salario accessorio riguarda esclusivamente le scelte della nuova programmazione politica e amministrativa dell’Ente. Non esiste alcuna correlazione tecnica con i bilanci consuntivi già approvati e certificati, che restano pienamente validi», sottolinea il sindacalista.

«Si tratta dunque di una scelta eminentemente politica, che chiama direttamente in causa la responsabilità dell’Amministrazione e della guida politica del Comune. La valorizzazione del personale comunale, anche attraverso lo sblocco del salario accessorio reso possibile dal Decreto PA, deve essere considerata una scelta strategica e non un presunto vincolo tecnico-contabile».

«Oggi l’Amministrazione ha l’opportunità di compiere un atto politico chiaro e responsabile, conclude Fabio Ligonzo (CISL FP), riconoscendo concretamente il ruolo centrale delle lavoratrici e dei lavoratori comunali, che garantiscono quotidianamente servizi fondamentali alla cittadinanza, spesso in condizioni di carenza di organico e con carichi di lavoro crescenti.

Investire sul personale non significa compromettere gli equilibri finanziari, ma rafforzare la capacità operativa dell’Ente e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini».