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Servizi antincendio. Fisascat-Cisl Lazio: “Chiediamo incontro alla Regione, serve formazione per lavoratori e migliori condizioni”

Pubblicato il 2 Dic, 2025

“Abbiamo raccolto, nell’ultimo periodo, numerose segnalazioni di lavoratori antincendio sul territorio: queste persone – a Roma e nel Lazio sono oltre mille – hanno espresso diverse preoccupazioni, a partire dalla mancanza di un’adeguata formazione, soprattutto in tema di sicurezza. Gli addetti hanno inoltre lamentato alcune problematiche riguardanti le condizioni di lavoro e le retribuzioni. Chiediamo dunque un incontro alla Regione Lazio e alle istituzioni interessate: serve un attento monitoraggio e misure reali per riconoscere concretamente l’importanza di persone che garantiscono la sicurezza dei cittadini in casi di emergenza”.

E’quanto si legge in una nota di Sara Imperatori, della Fisascat-Cisl del Lazio, in cui aggiunge che “l’attività di queste persone è caratterizzata da potenziali rischi e da turni pesanti, che vedono i lavoratori restare a lungo sui mezzi o fuori dalle gallerie, a dispetto del caldo e del freddo, per riuscire a intervenire prontamente all’occorrenza, e tutto ciò per stipendi non certo alti: è dunque fondamentale puntare sul Welfare aziendale, attraverso misure come premi di produttività e ticket”. 

“Un altro elemento cruciale, come abbiamo spiegato – prosegue la sindacalista  -, è la formazione continua, che rappresenta un elemento imprescindibile per garantire interventi efficaci e sicuri nelle emergenze. Talvolta i lavoratori lamentano che su salute e sicurezza mancano le basi: riceviamo segnalazioni riguardanti divise riutilizzate all’estremo, scarpe  non idonee e soprattutto luoghi di lavoro angusti, in cui i lavoratori sono ammassati in poco spazio ed è difficile ogni gesto, persino riuscire a mangiare un panino”. 

“Riteniamo dunque – conclude – che servano risorse e investimenti adeguati anche da parte delle istituzioni, oltre che politiche di retribuzione eque e una collaborazione più stretta con le associazioni di settore, per definire standard qualitativi elevati e sostenibili. Solo attraverso un’attenzione reale e misure concrete, sarà possibile rafforzare la capacità di risposta e tutelare la salute e la sicurezza di cittadini e operatori. La situazione che stiamo affrontando, infatti, compromette non soltanto la preparazione individuale dei lavoratori, ma anche l’efficacia complessiva delle operazioni di prevenzione e intervento”.