“Rappresentiamo un grande numero di lavoratrici in settori con forte componente femminile: sono molte le storie difficili, purtroppo va rafforzata la capacità di gestire potenziali episodi violenti”
“Il nostro ‘mai più’ alla violenza sulle donne e il nostro modo per contrastare un fenomeno ripetuto e inaccettabile è con un’iniziativa concreta: in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne abbiamo organizzato presso la nostra sede, per questa mattina, 26 novembre, a partire dalle ore 9.30, uno stage di difesa personale a cura di Marco Rossi, maestro di karate e di difesa personale e arbitro di karate. La situazione in cui si trovano troppe donne è disperante e insostenibile: vogliamo offrire a queste persone, quantomeno, un modo pragmatico per difendersi e per sentirsi più al sicuro. Siamo stanchi di ascoltare storie di donne sminuite, vilipese, intimidite, aggredite fisicamente, verbalmente, psicologicamente: sentiamo il bisogno di partecipare alla scrittura di una storia diversa con tutti noi stessi: con le nostre parole, le nostre azioni, le nostre emozioni”.
E’quanto si legge in una nota della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, in cui si aggiunge che “abbiamo sentito la premura di organizzare un’iniziativa di questo tipo perché rappresentiamo settori dove la componente femminile è molto forte – per citarne alcuni la ristorazione, le pulizie, il turismo – e conosciamo a fondo le storie delle lavoratrici e delle donne, spesso non facili. Va fatto tutto il possibile per costruire una società in cui il sesso femminile non debba mai più difendersi: al contempo riteniamo importante sostenere il senso di sicurezza di persone che possono trovarsi di fronte episodi critici. La capacità di gestione, psicologica e fisica, delle inaccettabili aggressioni di cui le donne sono vittima, va rafforzata”.
La mattinata si è aperta con un intervento di Stefano Diociaiuti, segretario generale della Fisascat-Cisl Lazio; le conclusioni di Giulia Falcucci, coordinatrice Donne e responsabile delle politiche di genere della Fisascat-Cisl Lazio: “spetta anche al sindacato far sì che le forme di violenza non restino nell’ombra, continuando e rafforzando, la nostra azione quotidiana per un cambiamento culturale che metta al centro la tutela della persona, soprattutto quelle più deboli, a partire proprio dai luoghi di lavoro, perché una società più consapevole dei suoi problemi è già a metà strada verso la loro soluzione”.