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Fim Cisl Marche: L’incontro di settore al Mimit del 22 febbraio dovrà dare risposte anche ai settori marchigiani del bianco, delle cappe e dell’indotto

Pubblicato il 2 Feb, 2024

Nell’incontro del prossimo 22 convocato dal Ministro Urso per affrontare la crisi del settore del “bianco” ci aspettiamo risposte sui provvedimenti che il governo intende attuare per sostenere e rilanciare l’intero comparto, che per il territorio marchigiano deve rappresentare oltre che la storia anche il futuro industriale.E’ da un paio di anni che unitariamente Fim Fiom Uilm chiedono incontri ai governi per trovare risposte, che in particolar modo le multinazionali non riescono a dare, circa il mantenimento e lo sviluppo dell’intera filiera.La situazione della Whirlpool continua ad alimentare forte preoccupazione tra i lavoratori marchigiani, i quasi 850 occupati tra Melano e Comunanza. Nello stabilimento di Melano, dove si producono i piani cottura, è da tempo che sono maggiori i giorni di cassa integrazione rispetto alle giornate lavorative. A Comunanza, dove si producono lavatrici, le piattaforme per nuovi prodotti sono da anni ferme alla fase dell’annuncio.Sul territorio anche il settore delle “cappe” sta subendo un rallentamento dei volumi di vendita nonostante le aziende rappresentano eccellenze a livello mondiale e mantengono ampie fette di mercato nell’alta gamma.Favorire il ritorno di produzioni della componentistica delocalizzata agli inizi degli anni 2000, il sostegno ad investimenti sui processi produttivi e definizioni di ammortizzatori sociali specifici per il settore soggetto a forti fluttuazioni del mercato, sono alcune delle azioni che andranno poste al ministro Urso nell’incontro del prossimo 22 febbraio con un’azione unitaria di Fim Fiom Uilm come più volte deciso dai coordinamenti nazionali.Siamo convinti che ci siano tutte le condizioni per rilanciare il settore dell’elettrodomestico anche nella nostra regione, ma dalla politica e dall’organizzazioni industriali sentiamo ancora molta timidezza nell’affrontare il tema.Nella nostra regione va ripreso un serio confronto che coinvolga i Comuni di Fabriano e Comunanza con la convocazione di un tavolo regionale per elaborare un piano strategico per individuare soluzioni complementari e/o alternative volte al recupero dell’occupazione e delle professionalità che fuoriescono dal settore dell’elettrodomestico e dal comparto industriale dei territori interessati. Solo con un’azione di proposta e di lotta unitaria potremo ottenere risposte di garanzia occupazionale per tutto l’indotto del “bianco.”

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