Si è concluso poco fa a Torino l’assemblea territoriale dei delegati Fim-Cisl alla presenza del segretario generale FIM Ferdinando Uliano. Oltre 250 delegati FIM presenti e provenienti dalle aziende metalmeccaniche del territorio della città di Torino.
L’incontro avviene dopo la firma dell’ipotesi di Contratto Nazionale dei Metalmeccanici sottoscritta il 22 novembre scorso e all’indomani dell’Assemblea nazionale dei delegati FIM,FIOM,UILM questa settimana a Roma.
“Sono stati mesi vissuti pericolosamente – dice in apertura del suo intervento il Segretario generale FIM Ferdinando Uliano – in un contesto economico difficile per il settore, le associazioni industriali sbagliando hanno cercato di impedirci il rinnovo del Contratto, ma siamo riusciti, grazie alla partecipazione di lavoratrici e lavoratori alle iniziative messe in campo di 40 ore di sciopero, blocco degli straordinari, presidi e mobilitazioni in tutto il Paese e la caparbietà dei nostri rappresentanti sindacali a riconquistare il tavolo negoziale e portare a casa un buon Contratto.
E questo, ha sottolineato – Uliano – nonostante intorno a noi tutto volgeva al peggio: guerre che stanno ridisegnando nuovi e inediti assetti politici e commerciali, dazi e 30 mesi di perdita continua di produzione industriale.
E’ stata dura, ma siamo riusciti a concludere un rinnovo contrattuale importante sia sul piano economico sia sul piano normativo. Un contratto – ha ricordato Uliano – che impatta concretamente in maniera positiva su 1.7 mln di metalmeccanici, in tutto il Paese. Un risultato possibile – sottolinea il leader della FIM – anche grazie all’unita del fronte sindacale.
L’accordo ha definito un aumento sui minimi oltre l’IPCA-Nei, con la salvaguardia nei casi di impennata inflattiva, portando importanti risultati in ambito salariale definendo aumenti contrattuali complessivi pari al 9,64%, un dato questo particolarmente significativo perché supera nettamente il tasso d’inflazione Ipca Nei previsto al 7,20% nei prossimi 4 anni con un incremento reale dei minimi retributivi, che a regime è pari a 205,32 euro mensili medi (per un liv. C3) che tradotto significa un montante salariale complessivo di oltre 4.700 euro. Non meno significativo l’aumento della quota dei flexible benefits a 250 euro in più già dal mese di Febbraio 2026, oltre che di importanti e significativi miglioramenti sulla parte normativa rispetto alla precarietà, al mercato del lavoro, alla parità di genere, alla fruizione dei permessi e dei congedi parentali oltre che del trattamento di malattia e ad una maggiore partecipazione dei lavoratori”.
Per il Segretario della FIM CISL di Torino Rocco Cutrì – “il contratto ha un impatto molto importante sul nostro territorio che interessa oltre 55 mila lavoratori metameccanici delle aziende che applicano il CCNL. A partire da gennaio 2026 e per tutto il mese di febbraioillustreremo in tutte le aziende del territorio i contenuti del Contratto e lo sottoporremo al voto dei lavoratori.
Ora concludono – Uliano e Cutrì – bisogna far vivere il contratto in mezzo alle persone, nelle fabbriche,e negli uffici e dare linfa vitale al lavoro sindacale.


