“Ieri solo per un caso l’ennesimo incidente in un cantiere non è costato la vita a un lavoratore edile. Ma anche lui, come accade a tantissimi lavoratori nella regione, rischia di subire conseguenze molto gravi, tali anche da pregiudicarli la professione. Noi continuiamo a ripetere che la prevenzione, la formazione e l’informazione sono necessari per garantire la sicurezza e la qualità del lavoro nei cantieri, che purtroppo restano tra i luoghi più a rischio, con una media nazionale di una vittima ogni due giorni. E la bilateralità ha un ruolo di fondamentale importanza in questa battaglia di civiltà”. Lo dichiara Mario De Lellis, segretario generale Filca-Cisl Piemonte, commentando l’incidente di Cesana Torinese, nel quale è rimasto gravemente ferito un operaio edile egiziano di appena 20 anni. “Il fatto che l’operaio coinvolto sia straniero ci fa riflettere: in molte Casse edili del territorio regionale la percentuale di lavoratori non italiani supera il 50%. Questo comporta due cose: bisogna che sia garantita loro una giusta formazione, visto che spesso nei paesi di origine le leggi sulla sicurezza non ci sono e comunque c’è una diversa percezione del rischio. E poi ci sono problemi per la lingua, che può creare incomprensioni nei cantieri, con rischi per il lavoratore e per i suoi colleghi. Anche per questo motivo la Filca-Cisl ha costituito un coordinamento nazionale per i lavoratori migranti, con l’obiettivo di organizzare iniziative e mettere in campo progetti per favorire l’inclusione e l’integrazione dei lavoratori stranieri e delle loro famiglie, non solo sul lavoro ma nella società in generale”, conclude De Lellis.
Incidente in un cantiere di Cesana Torinese. Mario De Lellis (Filca Cisl Piemonte): “Lavoratori stranieri più esposti a rischi, importante la formazione”
Pubblicato il 19 Giu, 2025