Il recente primo incontro, tra le organizzazioni sindacali territoriali ed il nuovo Amministratore unico di Arca Nord Salento, l’Avv. Vittorio Rina, ha segnato un nuovo inizio nella direzione brindisina dell’Agenzia regionale per la Casa e l’Abitare.
Dopo i doverosi auguri di buono e proficuo lavoro all’Avv. Rina, presente anche il Direttore dell’Ente Dott. Domenico De Stradis, abbiamo evocato come Sicet Cisl, sia pure per titoli, una serie di questioni aperte, riferite al tema dell’abitare sociale in tutte le sue declinazioni, con la consapevolezza che le Confederazioni, insieme con i rispettivi sindacati degli inquilini, non sono ospiti ma interlocutori contrattuali dell’Ente, come stabilito nella specifica legislazione regionale.
Abbiamo sottolineato che l’Arca, benché sia Ente strumentale della Regione Puglia, può e deve favorire – come già nel recente passato a Brindisi – sia la corresponsabilità sociale, con la partecipazione dei sindacati maggiormente rappresentativi, sia l’interlocuzione con tutti i soggetti del territorio a partire da quelli istituzionali, quali Prefettura, Provincia, Comuni ma anche con il sistema imprenditoriale, il Terzo settore, ecc.
Ciò al fine di rendere esigibile la legittima richiesta di potenziamento delle politiche pubbliche dell’abitare, per risolvere le tantissime criticità legate, tra l’altro, all’abusivismo per necessità e alla morosità incolpevole; ma, anche, alla gestione e al recupero di un patrimonio pubblico costruito molti decenni addietro.
Al riguardo, abbiamo rilanciato la necessità di un Protocollo di legalità in materia di appalti edili, con particolare riguardo alla sostenibilità economica, temporale ed ambientale negli interventi strutturali sugli alloggi.
Necessario, altresì, un dibattito esigente sui temi della rigenerazione urbana e della qualità della vita nelle periferie delle città, nessuna esclusa.
Tra gli altri temi da noi posti, l’ulteriore possibile alienazione di alloggi riservati agli ex appartenenti alle Forze dell’Ordine – gestiti da Arca Nord Salento ma questione in capo alla Prefettura di Brindisi – per molti dei quali l’iniziativa della Cisl e del Sicet ha concorso a determinare la reinterpretazione di atti amministrativi passati.
Peraltro, qualora gli stessi atti non fossero stati ridefiniti dalla legislazione regionale, avrebbero causato grave sofferenza sociale a moltissime famiglie.
Non per ultimo, abbiamo evocato il Progetto di accesso a servizi interattivi, elaborato dalla stessa Arca con Mirable, brand della milanese Otaku srl specializzata in pianificazioni digitali ed Intelligenza Artificiale, chiedendo che lo stesso non prefiguri rischi di disintermediazione sociale; e, pertanto, abbiamo chiesto di essere ascoltati prima possibile.
Abbiamo, dunque, registrato la disponibilità dell’Avv. Rina a calendarizzare incontri tematici ed a stabilire rapporti istituzionali che, fatti salvi rispettivi ruoli e competenze, affrontino i diffusi e persistenti bisogni sociali.
Come quelli dei circa seimila inquilini di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) gestiti da Arca Nord Salento e gli altri, non meno importanti, di cittadini i cui nomi compongono fitti elenchi, racchiusi ancora nei cassetti di tutti i comuni del brindisino oltreché essere noti alla Regione.
Sono famiglie, donne, uomini, giovani, lavoratori, disoccupati, pensionati, le cui domande risultano presentate da tempo e che contro ogni speranza ancora aspettano di ottenere un alloggio sociale.