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Puglia. Castellucci (Cisl): “Sanità. Cure fuori regione e rinuncia alla salute. La Puglia ha bisogno di un patto di responsabilità per una sanità equa ed efficiente”

Pubblicato il 19 Ott, 2025

Tra il 2010 e il 2023 la Puglia ha registrato un saldo negativo di oltre due miliardi di euro per le prestazioni sanitarie erogate ai propri cittadini in altre regioni. È un dato molto rilevante anche nel 2024 il 10,9% dei pugliesi, pari a circa 425 mila persone, ha rinunciato a curarsi per motivi economici o per difficoltà di accesso ai servizi sanitari, come la distanza dalle strutture o i tempi di attesa troppo lunghi. I dati ISTAT 2024 confermano una forte correlazione tra disagio economico e rinuncia alle cure. In Puglia l’incidenza della povertà relativa familiare raggiunge il 24,3%, la più alta d’Italia. Le percentuali pugliesi di chi rinuncia a curarsi e della povertà sono in netto aumento rispetto al 2023, segnalando complessivamente un aggravamento delle disuguaglianze e nell’accesso ai servizi. Ulteriore elemento di criticità è il ritardo nell’attuazione delle Case di Comunità, uno dei pilastri del PNRR, fondamentali per garantire prossimità e continuità assistenziale; il tempo per completarle si riduce. Serve un intervento immediato e coordinato per rafforzare la rete territoriale e assicurare a tutti i cittadini il diritto effettivo alla salute. Il problema della sanità pugliese non è solo di risorse, come qualcuno sostiene, ma riguarda la qualità della spesa, l’organizzazione e la mancanza di un confronto stabile con chi ha condiviso un percorso per affrontare le criticità. Non va dimenticato che tra il sindacato confederale, le istituzioni e la Regione sono stati firmati due protocolli importanti: nel marzo 2022, per il monitoraggio del PNRR, e nel maggio 2023, dedicato a sanità e welfare. Oggi dobbiamo constatare che entrambi sono stati disattesi, nonostante le sollecitazioni al confronto, anche unitari. Basta slogan, servono azioni concrete, una politica del fare partecipativo e la condivisione delle scelte attraverso un patto responsabile capace di affrontare le vere criticità: sprechi, inefficienze, appropriatezza delle prescrizioni, criticità emergenza-urgenza, liste di attesa, carenze di personale e valorizzazione delle professionalità, insieme alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questi temi dovranno essere necessariamente al centro dell’azione della prossima Giunta e del nuovo Consiglio regionale dopo il voto di novembre. Il futuro del Servizio Sanitario Regionale dipende da una scelta chiara: riconoscere la salute come leva di sviluppo e coesione sociale. Occorre promuovere un Patto di responsabilità, ma nello stesso tempo anche coraggioso, per il sistema sanitario pugliese, che riaffermi il valore universale del Servizio Sanitario Regionale come pilastro della democrazia, strumento di coesione e fattore di competitività per l’intera comunità, guardando in particolare alle fasce fragili, attraverso la condivisione convinta di tutte le forze politiche. La sanità e il welfare non sono una questione di bandiera. È necessario costruire una nuova consapevolezza collettiva sul valore della sanità pubblica, promuovendo comportamenti responsabili nell’uso dei servizi e delle risorse comuni. Bisogna dar vita a un’intesa fondata sulla corresponsabilità di istituzioni, professionisti, lavoratori e cittadini, chiamati a superare le logiche di interesse particolare per salvaguardare il bene più prezioso: la salute come diritto e bene comune. È tempo di guardare la sanità e il welfare mettendo al centro le persone, garantendo un’assistenza di qualità, accessibile, omogenea e adeguata alle esigenze dei territori. Sarà questo uno dei principali banchi di prova su cui il nuovo governo regionale dovrà misurarsi con responsabilità. La CISL Puglia continuerà a sostenere i cittadini e a incalzare le istituzioni affinché sia finalmente garantito a tutti un sistema sanitario equo, efficiente e vicino alle persone, ripartendo da ciò che non è stato fatto per costruire insieme una sanità pubblica efficiente, più giusta, trasparente e vicina alle persone.