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Puglia. Cisl: Blocco procedure assunzionali -Blocco Stabilizzazioni e reclutamento da procedure concorsuali – Blocco e sospensione efficacia nomine UOSD e Nomine Direttori Dipartimentali

Pubblicato il 2 Set, 2023

Richiesta attuazione regolamentazione di cui alle DGR n.412/2023 e successiva DGR n.

640/2023. 

La scrivente Segreteria Territoriale, sulla base di insistenti e motivate richieste, ritiene necessario denunciare la fase di pericoloso e immotivato stallo della procedura autorizzativa che codesta Regione da mesi attua nei confronti delle AA.SS.LL e sanità service pugliesi, contravvenendo, tra l’altro, alle proprie indicazioni disposte con le delibere in oggetto, indicazioni propedeutiche al reclutamento de personale sanitario e di SanitaService.

Da ultimo, vi sarebbe anche il blocco di alcune delibere ASL, una per tutte per quella leccese, ove con note regionali in data 16.02.2023 e 20.6.2023 vengono bloccati gli incarichi dipartimentali e alcune nomine di UOSD, in attesa dell’espletamento delle procedure elettive per i primi e di alcune indicazioni ai sensi delle DD.GG.RR. in oggetto le altre, a tutt’oggi non pervenute.

Il pericoloso stallo proviene da dati oggettivi e non da pura demagogia dato che, la ASL Lecce e SanitaService avrebbero già richiesto nel mese di giugno 2023, l autorizzazione al reclutamento del personale in base alla programmazione dei PP.TT.FF.PP. regolarmente autorizzati ma che, inspiegabilmente, pur avendo la copertura di spesa, rimangono richieste come fumo al vento ancora in attesa di autorizzazione da parte degli Uffici Regionali.

Tra l’altro, vienebloccato un processo, quale quello degli incarichi dipartimentali che frena a tutti i livelli i passaggi amministrativi per le successive applicazioni contrattuali area di comparto, come gli incarichi di funzione indispensabili per una ottimale gestione dell’organizzazione di lavoro e quella sanitaria.

Gli uffici regionali, si pensa al fine di prendere ancora tempo, avrebbeto sotteso il via libera agli incarichi dipartimentali prima al buon esito delle procedure elettive dei rappresentanti dei comitati di dipartimento, questione già chiusa nei termini, per poi rilanciare successivamente, con altra nota regionale, l’acquisizione dell’ atto aziendale che, da quanto a conoscenza dello scrivente sindacato, non era in possesso della maggioranza delle AA.SS.LL. pugliesi.

Difatto, la procedura di nomina degli incarichi dipartimentali, si configura come un vero e proprio atto aziendale, definendo Dipartimenti, Strutture, Dirigenza e Coordinamenti.

Ed ancora, anche le procedure di reclutamento del personale delle AA.SS.LL. e SanitaService pugliesi sono al palo, nonostante siano state dettate le regole, ossequiosamente applicate dagli attori principali, manca adesso solo la Regia Pugliese che dia il via libera dopo aver valutato gli atti che, da quanto a conoscenza della scrivente associazione sindacale, almeno quelli relativi alla Asl Lecce, sono ampiamente esaustivi sia nella forma che nella sostanza e ricalcano tutte le specifiche richieste dalla Delibera di Giunta.

Non vi è alcuna scusante nel far rimanere nel limbo amministrativo delle Aziende Sanitarie che ogni giorno, a mala pena riescono ad assicurare con sforzi decisamente oltre il normale, l’assistenza sanitaria e i LEA, tanto da dover ricorrere a prestazioni aggiuntive e comandi in prestazioni straordinarie per assicurare la normale copertura della turnazione attiva H.24 e non solo. Non vi è, tra l’altro, alcuna indicazione sulle procedure di stabilizzazione ex Legge Madia e Legge di Stabilità, nonostante la Regione sia in possesso, da giugno e ancor prima, delle ricognizioni fatte in ogni singola ASL Pugliese che, avrebbero anche provveduto alla regolare copertura economica trattandosi, appunto, di personale già in servizio da anni e che si appresterebbe a transitare con la stabilizzazione nei ruoli permanenti e quindi inseriti nella previsione dei piani del fabbisogno.

Il paventato blocco dei contratti a tempo determinato, anche per il personale in fase distabilizzazione, porterà, in assenza di proroga o stabilizzazione, alla paralisi assistenziale a tutti i livelli sanitari.

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