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Puglia. Cisl Fp: In assemblea i dipendenti del comune di Taranto. E’ tempo di scelte coraggiose

Pubblicato il 4 Nov, 2025

È questa l’istantanea dell’assemblea promossa dalla CISL FP del Comune di Taranto, sui temi che vedono al centro i servizi per i cittadini, che si è svolta ieri presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto.

A sostegno dei lavoratori del Comune capofila, era presente Pietro Caprioli, Segretario Regionale CISL FP Puglia, che ha ribadito il sostegno della CISL FP alle lavoratrici e ai lavoratori del Comune:

“Il rinnovo del contratto nazionale è il primo strumento per valorizzare il lavoro dei dipendenti” – ha precisato Caprioli – “e confidiamo che oggi sia la giornata buona per il rinnovo del contratto 2022-2024, che la CISL FP sta inseguendo da mesi.”

Le parole di Caprioli hanno trovato immediata conferma: nel pomeriggio di ieri è stata infatti firmata la pre-intesa per il rinnovo del contratto nazionale 2022-2024, un risultato atteso da tempo e fondamentale per la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto.

Nei loro interventi, i dipendenti hanno sottolineato il disagio crescente che si vive negli uffici comunali: carenze di personale nelle sedi decentrate di Paolo VI e Tamburi, sovraccarichi di lavoro nel Settore Entrate, difficoltà operative allo Stato Civile e ai Servizi Sociali con il nuovo Servizio delle Politiche Abitative. Una situazione che – secondo i rappresentanti sindacali – rischia di compromettere la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

“La qualità del servizio pubblico nasce dal benessere di chi lavora” – hanno dichiarato Fabio Ligonzo, Segretario CISL FP del Comune di Taranto, e Umberto Renna, Segretario Territoriale CISL FP Taranto-Brindisi – “ma con un organico ridotto al minimo tutto diventa difficile.”

Inevitabile il richiamo alla condizione di svantaggio dei Comuni del Mezzogiorno, condannati a un organico che è la metà del resto del Paese a causa di una iniqua ripartizione della spesa pubblica pro capite, ancora ancorata al criterio della “spesa storica”, la madre di tutti i divari territoriali.

I lavoratori hanno poi evidenziato la mancata approvazione del regolamento sulle progressioni verticali in deroga, che continua a bloccare la crescita professionale del personale.

“È urgente sbloccare le progressioni – sottolineano Ligonzo e Renna – valorizzare competenze e merito, oltre ad essere un adempimento contrattuale, significa dare impulso alle professionalità che tengono in piedi il Comune ogni giorno.”

Altro tema centrale affrontato durante l’assemblea è stato lo sblocco del salario accessorio, previsto dalla normativa nazionale ma ancora in attesa di concreta attuazione.

La CISL FP ha sottolineato come il salario accessorio rappresenti una componente fondamentale della retribuzione dei dipendenti pubblici, in quanto strumento di valorizzazione del merito, di riconoscimento dell’impegno quotidiano e di incentivazione della qualità dei servizi erogati.

“Non si tratta soltanto di una rivendicazione economica – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – ma di un vero e proprio atto di giustizia nei confronti di chi, con professionalità e senso di responsabilità, garantisce ogni giorno servizi essenziali ai cittadini, spesso in condizioni di forte carenza di organico e con mezzi limitati.”

Secondo la CISL FP, lo sblocco delle risorse accessorie consentirebbe una più equa redistribuzione dei fondi, premiando la produttività e la qualità del lavoro, e rappresenterebbe un segnale concreto di attenzione verso il personale comunale, chiamato a rispondere a bisogni sempre più complessi della comunità locale.

Di rilievo anche gli interventi del comparto educativo. Le educatrici comunali hanno ribadito la proposta di articolare la settimana lavorativa su cinque giorni (dal lunedì al venerdì, 7:30–14:30), lasciando la gestione del sabato alla cooperativa, come già avviene in altre realtà.

“Si tratta di una misura – sottolinea Ligonzo – che migliorerebbe la sicurezza nelle prime ore di servizio, garantirebbe maggiore continuità educativa e favorirebbe il benessere psico-fisico del personale, oggi costretto a turnazioni troppo frammentate.”

La proposta ha raccolto consenso unanime, nella consapevolezza che la qualità dei servizi educativi passa anche attraverso la serenità e stabilità di chi opera quotidianamente con bambini e famiglie.

I dipendenti hanno inoltre posto l’accento sulla sicurezza e qualità degli ambienti di lavoro, e sulle difficoltà legate alla mobilità del personale nel Borgo, dove la carenza di parcheggi e l’aumento dei costi della sosta incidono negativamente sul benessere psicofisico e sulle tasche dei lavoratori.

Entrambe le questioni possono essere affrontate nell’ambito del welfare integrativo, così come previsto dal Contratto di lavoro.

“È tempo di scelte coraggiose” – hanno sottolineato i rappresentanti sindacali insieme ai lavoratori – “attendiamo ora di incontrare il vertice dell’Amministrazione sui temi sollevati dai dipendenti.”

“La CISL FP – si legge nel documento finale dell’assemblea – continuerà a rappresentare con determinazione le istanze del personale del Comune, nella convinzione che servizi pubblici efficienti siano presidio di legalità, democrazia e uguaglianza dei diritti per tutti i cittadini.”