La Commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali ritiene che l’invito rivolto dalle scriventi Organizzazioni Sindacali a tutto il personale del comparto a partecipare all’iniziativa di donazione del sangue organizzata a partire da oggi 6 Settembre configuri una forma di “sciopero occulto”, proclamato in violazione di legge.
Vale la pena ripercorrere brevemente le tappe di questa “sanguinosa” vicenda.
Nei giorni scorsi, SLC CGIL, FISTEL CISL e UGL TLC di Puglia hanno invitato i lavoratori del comparto ad aderire alla giornata di donazione sangue organizzata per oggi 6 Settembre, al fine di compiere un gesto nobile, per adempiere un dovere civico di solidarietà sociale e, al contempo, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul disagio che l’intera categoria sta provando rispetto alla vertenza in atto con Assocontact, relativamente all’annunciata disdetta del C.C.N.L (comunicati del 27 agosto u.s.). L’iniziativa non ha mai avuto finalità vertenziale, come dimostra la proposta dei Sindacati di scaglionare in più giornate la donazione. D’altronde, la difficoltà dei centri trasfusionali di accogliere un elevato numero di donatori, da un canto, e la sussistenza di una quota considerevole di lavoratori non idonei alla donazione, dall’altro, avrebbe reso l’iniziativa – qualora avesse davvero avuto finalità vertenziali – la meno brillante delle forme di lotta sindacale!
Sta di fatto che nella serata di ieri Network Contacts ha scritto alla Commissione di Garanzia per denunciare che l’iniziativa messa in campo dai Sindacati fosse nulla più che uno sciopero camuffato.
È proprio vero che ciascuno l’altrui col proprio cuore misura…
Network Contacts ha proiettato una propria “caratteristica” sulle scriventi Organizzazioni Sindacali, imputando loro un modo di agire che appartiene, invece, solo al proprio operato. Stiamo parlando della stessa Azienda che, a più riprese, ha proposto licenziamenti camuffati con trasferimenti o su esuberi improbabili (prova ne è la cassa integrazione ottenuta al Ministero del Lavoro utilizzata ai minimi termini); tutte iniziative, come quest’ultima dell’uscita dal Contratto TLC, tese a “mascherare” in forme diverse la necessità di ridurre i costi del personale e creare condizioni di più efficace concorrenza su altri competitors del settore.
Questi Sindacati, al contrario, non hanno necessità di realizzare sotterfugi e, qualora volessero proclamare uno sciopero, lo farebbero a chiare lettere.
Invece, con inusitata solerzia la Commissione di Garanzia alle ore 10.30 di questa mattina ha comunicato il provvedimento con il quale accoglie la denuncia di Network Contacts e intima alle scriventi di “revocare lo sciopero”.
Per un verso, restiamo esterrefatti di fronte alla strumentalizzazione con cui Network Contacts ha reagito all’iniziativa dei Sindacati.
A ciò va aggiunto che, con impareggiabile contraddittorietà, in un puerile scontro muscolare, la stessa Azienda che, da un canto, denuncia la raccolta sangue del 6 Settembre come “sciopero camuffato”, dall’altro ne organizza e pubblicizza una “propria”concentrata nell’unica giornata del 10 Settembre.
Per l’altro verso, restiamo sconcertati dal provvedimento della Commissione di Garanzia, che riteniamo abnorme e che non esiteremo a impugnare nelle sedi opportune.
La decisione della Commissione sconta una illogicità di fondo: se lo sciopero è illecito quando, sia pure sotto mentite spoglie, mira a provocare un’indebita astensione dei lavoratori, non si vede come possa configurarsi lì dove i Sindacati si siano limitati a invitare i lavoratori ad assentarsi per esercitare un diritto previsto dalla legge e dal contratto collettivo, giacché in questo caso l’astensione dall’attività lavorativa trova una propria autonoma e legittima causale.
In tal modo, la decisione della Commissione di Garanzia si traduce nell’affermazione di un principio eversivo: d’ora innanzi, il patrocinio che qualunque Sindacato presterà a iniziative di raccolta sangue nel settore dei (presunti) servizi pubblici essenziali, risolvendosi nell’invito ai lavoratori ad aderirvi assentandosi dal lavoro, sarà per ciò stesso ritenuto uno “scioperoocculto”, sanzionato come illecito perché non proclamato nelle forme di legge.
Di qui, cadere nel paradosso è fin troppo facile. Chiediamo provocatoriamente: per mettersi al riparo dagli strali della Commissione, deve forse il Sindacato proclamare uno sciopero inesistente quando è propria volontà solo patrocinare un’iniziativa di raccolta sangue? E, poi: le scriventi Organizzazioni Sindacali, al fine di ottemperare alla decisione della Commissione, in che modo potranno “revocare” uno sciopero mai proclamato? Devono forse dissuadere i lavoratori dal donare il sangue?
Le scriventi Organizzazioni Sindacali respingono le accuse e annunciano ricorso.
L’Azienda si fermi, perché è andata evidentemente troppo oltre la linea del consentito, le scriventi OO.SS. non arretreranno nella difesa e tutela dei diritti dei lavoratori di Network Contacts.
La Commissione Garanzia, dal canto proprio, rimediti le proprie decisioni, rammentando che in uno Stato di diritto non è ammesso il processo alle intenzioni.