Le recenti dichiarazioni di un consigliere comunale di Taranto, attraverso una diretta Facebook, in merito alla possibile privatizzazione degli asili nido pubblici di Taranto hanno sollevato un dibattito che tocca un tema cruciale per la comunità: il futuro dell’offerta educativa pubblica.
È importante ricordare che l’obiettivo del Piano Asili Nido (PNRR) è quello di aumentare l’offerta educativa pubblica nella fascia 0-6 su tutto il territorio nazionale, attraverso la costruzione di nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia o la messa in sicurezza di quelli esistenti. Questo piano mira a migliorare la qualità del servizio, facilitare le famiglie, sostenere il lavoro femminile e incrementare il tasso di natalità.
Alla luce di questi obiettivi strategici, le preoccupazioni espresse dalle lavoratrici del settore educativo comunale di Taranto assumono ancora più rilevanza:
1. Valorizzazione del servizio pubblico: La privatizzazione appare in contrasto con le finalità del PNRR, che punta a potenziare i servizi pubblici per garantire maggiore equità e accessibilità. Gli asili nido comunali rappresentano una risorsa fondamentale per le famiglie, soprattutto per quelle più vulnerabili.
2. Inclusività e pari opportunità: Un sistema pubblico ben strutturato e supportato permette di offrire opportunità educative a tutti i bambini, indipendentemente dal reddito delle famiglie. La privatizzazione rischierebbe di compromettere questi principi, escludendo chi non può permettersi un servizio a pagamento.
3. Rafforzamento del ruolo delle educatrici: Le educatrici comunali sono figure chiave per il successo degli obiettivi del PNRR. È necessario valorizzare la loro professionalità con investimenti in formazione continua, stabilità lavorativa e risorse adeguate, non ridimensionarne il ruolo attraverso scelte privatistiche.
4. Investimenti per il futuro: Piuttosto che cedere ai tagli o alla privatizzazione, l’amministrazione comunale dovrebbe utilizzare le risorse disponibili per migliorare le strutture esistenti, garantendo che i fondi del PNRR siano impiegati per raggiungere gli standard di qualità richiesti e per ampliare l’offerta educativa.
Invitiamo pertanto tutti gli attori coinvolti nonché il consigliere comunale, a promuovere un confronto serio e a tenere conto degli obiettivi nazionali e a collaborare in modo costruttivo, evitando generalizzazioni che rischiano di sminuire il lavoro di chi opera quotidianamente per il benessere dei più piccoli e delle famiglie.
Siamo convinti che, anziché privatizzare, sia necessario sfruttare questa occasione per potenziare il sistema pubblico, nel rispetto dei principi di inclusività e accessibilità che sono alla base della missione educativa e del PNRR stesso.