La dispersione scolastica è davvero una strada senza ritorno? Quale offerta alternativa riusciamo a progettare e a erogare a quanti non riescono per una pluralità di ragioni a rientrare in un modello precostituito? Il successo formativo è davvero solo per alcuni o possiamo immaginare possano ambirvi tutti coloro che varcano la soglia di una istituzione scolastica o di un ente formativo?
A queste domande ha risposto la Tavola Rotonda che si è svolta presso l’Auditorium ‘A. De Blasi’ dell’Istituto Comprensivo di Taviano dal titolo ‘I
CARE. L’obbligo formativo per rimuovere le disuguaglianze e contrastare la dispersione scolastica’.
Ai saluti istituzionali del Sindaco di Taviano, *Giuseppe Tanisi* e del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Taviano, Fernando Calò e del Presidente di Asesi, Riccardo Rucco, hanno fatto seguito gli interventi di Annalena Manca, Dirigente Scolastico dell’IISS ‘Don Tonino Bello di Tricase/Alessano – Liceo Artistico ‘Nino Della Notte’ di Poggiardo su ‘Orientamento, territorio, dispersione scolastica’, Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce su ‘Quale Obbligo?’ e Stefania Mandurino, componente del Consiglio Generale Federturismo di Confindustria su ‘Turismo in Salento e Competenze professionali’. Le conclusioni sono state affidate a Sebastiano Leo, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia. I lavori sono stati moderati dalla giornalista Lara Carrozzo.
Prima della tavola Rotonda è stato proiettato un video del videomaker salentino Eugenio Palma con le testimonianze degli allievi del corso di formazione triennale per ‘Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza’ (OF 2021), organizzato dall’ente formativo Asesi. Maria Chiara, Valentin, Alessio, Christian, Samuele, Ibrahima, Jacopo e Adem, coordinati dalla tutor del corso Anna Maria Mazzocco hanno raccontato le loro giovani storie, i loro sogni, i loro desideri, le loro ambizioni, le difficoltà che li hanno portati dal sistema scolastico tradizionale alla formazione professionale, le prospettive che si aprono in termini di lavoro.
“Non volevamo organizzare il solito convegno – ha affermato Ada Chirizzi, Segretario Generale della Cisl di Lecce – ma un tempo per fare il punto, con tutti gli attori in campo, riguardo alle due esperienze avviate nell’obbligo formativo da Asesi – Associazione Servizi Sindacali. Una modalità per tirare le fila al fine poi di proseguire con maggiore efficacia e reindirizzare i percorsi presenti e futuri. Alla domanda ‘Quale Obbligo?’ noi abbiamo voluto dare una sola risposta: una formazione finalizzata all’occupabilità, perché l’occupabiltà altro non è che il valore di una persona sul mercato del lavoro. È necessaria una formazione che rifugga dall’autoreferenzialità e che sia capace di rispondere alle profonde rasformazioni del mercato del lavoro. Una formazione che sappia rispondere da un lato ai carismi dei ragazzi e dall’ altro sappia creare competenze, abilità, competenze trasversali (come ad esempio la capacità di collaborazione e fare team) e qualifiche spendibili nel mercato”.