Cgil Lecce, Flai Cgil Lecce, Cisl Lecce, Fai Cisl Lecce, Uil Lecce e Uila UIL Lecce esprimono congiuntamente il loro punto di vista sull’incontro odierno tenutosi in Prefettura, incentrato sull’emergenza alloggiativa dei lavoratori migranti impegnati nella raccolta di angurie e altri prodotti orticoli nelle campagne neretine, e in particolare sulla situazione del Campo di Boncuri.
Le scriventi sigle sindacali prendono atto dell’attuale insufficienza della capacità ricettiva del Campo di Boncuri a fronte delle crescenti richieste di accoglienza.
È tuttavia doveroso ribadire con forza che il Campo di Boncuri rappresenta un modello virtuoso e vincente di accoglienza e inclusione. Questo modello si distingue nettamente dalle drammatiche condizioni riscontrabili in altri campi in Puglia e nel resto d’Italia, configurandosi come una buona prassi da seguire.
Nonostante ciò, è evidente che la sua capacità, seppur eccellente, non è più sufficiente a soddisfare l’intera domanda di alloggio.
Per far fronte a questa emergenza e garantire una risposta più efficiente ai lavoratori migranti, le parti sindacali chiedono con urgenza l’incremento delle strutture di accoglienza.
A tal proposito, si accoglie con favore la disponibilità della villa sequestrata alle mafie, che verrà impiegata in via emergenziale e, si auspica, in futuro in modalità strutturale a supporto del Campo di Boncuri.
Si richiede, inoltre, che vengano individuate e rese disponibili ulteriori strutture sul territorio neretino, adeguatamente connesse con i mezzi di trasporto pubblici, al fine di ampliare significativamente l’ospitalità dei lavoratori migranti. Trasporti pubblici che, come previsto dal Protocollo sottoscritto in Prefettura, devono partire subito anche dal Campo Boncuri.
Le associazioni sindacali, pur credendo fermamente in un’accoglienza dignitosa, ribadiscono l’importanza ineludibile della legalità.
Per questo motivo, sollecitano l’intensificazione dei controlli volti a contrastare comportamenti illeciti che non solo non arginano il caporalato, ma anzi lo favoriscono, e che non rispettano le normative regionali sull’impiego dei lavoratori agricoli, in particolare per quanto concerne le ore di lavoro durante i periodi di caldo intenso.
Confidiamo nell’impegno congiunto del Comune di Nardò, quale ente gestore del Campo di Boncuri, della Questura e dei mediatori culturali nel promuovere e spiegare i modelli di comportamento appropriati all’interno del Campo di Boncuri, talvolta non pienamente conformi alla morale pubblica o addirittura illegali.
Infine, il sindacato invita lo Spesal ad aderire al Protocollo d’Intesa sottoscritto in Prefettura e a rendersi disponibile a effettuare le visite di controllo sull’idoneità al lavoro dei migranti.
Tale collaborazione è fondamentale per rafforzare quelle procedure di legalità indispensabili a garantire il proseguimento positivo dell’iniziativa che si svolge all’interno del Campo di Boncuri.
Tommaso Moscara , Segretario Generale Cgil Lecce
Ada Chirizzi, Segretario Generale Cisl Lecce
Mauro Fioretti, Coordinatore Territoriale Uil Lecce
Alessandro Fersini, Segretario Generale Flai Cgil Lecce
Gianluigi Visconti, Segretario Generale Fai Cisl Lecce
Antonella Rizzo, Segretaria Generale Uila Uil Lecce.