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Puglia. Sicurezza sul lavoro, Castellucci: “Applicare norme esistenti. Basta infortuni: rafforzare controlli, prevenzione e formazione anche nelle scuole”

Pubblicato il 28 Mar, 2022

“Per bloccare gli incidenti sui luoghi di lavoro non servono leggi nuove ma l’applicazione ed il rispetto delle norme già esistenti”. Così Antonio Castellucci, Segretario generale della Cisl regionale, riguardo l’aggravarsi degli infortuni in Puglia. “I resoconti degli ultimi giorni, in aggiunta a quelli degli ultimi anni, in Puglia ci consegnano un quadro molto preoccupante che va affrontato con maggiori controlli, prevenzione e formazione mirata a partite dai giovani studenti ai quali va favorita la cultura della sicurezza e l’esecuzione delle norme, nazionali e regionali, che se applicate possono bloccare questa terribile piaga della società. È intollerabile che la mattina padri, madri, figlie, figli, uomini e donne, escano per andare al lavoro rischiando di essere vittime di infortunio o di non tornare a casa” osserva Castellucci. “Le norme ci sono e sono anche importanti – continua –, oltre al Decreto 81/2008, la Legge regionale n° 8 del 2014 voluta dalla Cisl Puglia dopo la raccolta di migliaia di firme di cittadini. Per questo chiediamo alla Regione Puglia, attestata la grande sensibilità, di dare attuazione con un confronto immediato e continuo, al tavolo tecnico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla legalità deciso il 6 ottobre 2021 nella sede dell’assise regionale e all’approvazione, nello stesso Consiglio Regionale, il 12 ottobre 2021 della mozione per rafforzare le misure in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per combattere questa interminabile scia di sangue. Non c’è più tempo da perdere! Lo abbiamo ribadito al nostro Congresso regionale qualche giorno. Così come non possiamo solo registrare indignazione ogni qualvolta c’è un infortunio su un cantiere, su un luogo di lavoro o per un incidente in itinere. Basta infortuni: serve ora prevenzione vera, strategia, programmazione e non parole, c’è bisogno di maggiore coinvolgimento della politica, delle Istituzioni, delle imprese, dei lavoratori e di tutti gli Enti preposti in particolare l’Inail, convinti che può essere, di competente e forte supporto, non solo in termini di dati statistici e studio, ma in particolare per formazione qualificata e di possibili soluzioni per contrastare questa mattanza a cui assistiamo quotidianamente” conclude Castellucci.

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