“È un fallimento il Concorso per 315 tecnici dell’Arsenale di Taranto. Risulterebbero idonei appena 160 unità nonostante i 5.200 partecipanti!”: Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa puntano il dito contro il Dipartimento della funzione pubblica e tutte le articolazioni del Ministero della Difesa che, ormai da anni, sembrano votate a distruggere tutte le attività affidate personale civile e ad impedirne il reclutamento.
“Abbiamo aspettato quattro lunghi anni per ottenere questo flop. Eppure si dovevano selezionare non tecnici ma solo i partecipanti ad un corso di formazione di 4 mesi per poi diventare tecnici. Ma le domande troppo complicate, formulate da chi è stato imposto e si è improvvisato componente di commissione, composta solo da militari della Marina, non lo hanno consentito. Pare addirittura che su 900 partecipanti alla prova per 90 posti di motoristi, solo 3 candidati siano risultati idonei per partecipare al corso di formazione. Come dovessero partecipare ad una selezione per astronauti!”
Ignorati gli appelli di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa di dotare i concorrenti di una banca dati, o di inserire anche qualificate professionalità civili nelle commissioni.
“Ora niente scuse tardive, proseguono le organizzazioni sindacali, chi ha provocato questo disastro annunciato deve andarsene subito, a partire dai componenti delle commissioni per finire a chi li ha nominati, tutti colpevoli di aver provocato un danno enorme non solo ad una città ma a tutto il Paese. È necessaria una risposta dura e non consueta, concludono i sindacalisti, perché se mancano 10.000 dipendenti civili alla Difesa continuano ad essere evidenti le resistenze di un sistema interno che ne vuole ostacolare il reclutamento.”
È evidente “la responsabilità dei vertici politici che si sono succeduti negli anni, dediti a promuovere riforme che probabilmente condurranno ad una sempre maggiore esternalizzazione delle attività ma non interessate nel rimuovere con pari forza quelle resistenze che impongono ora a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa di avviare la mobilitazione generale di tutto il personale civile della Difesa e, probabilmente, anche di pianificare lo sciopero dei lavoratori.”