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Puglia. Solazzo (Cisl Taranto Brindisi): Primo Maggio 2023 nel segno della Costituzione italiana ‘fondata sul lavoro’

Pubblicato il 28 Apr, 2023

“Il 1° Maggio 2023, da noi della Cisl Taranto Brindisi, sarà vissuto coerentemente nel segno della Festa dei lavoratori e ci vedrà con Cgil e Uil partecipare, a Potenza, alla manifestazione nazionale unitaria, con lo slogan “Fondata sul lavoro. 75 anni di Costituzione” per ricordare, appunto, il grande valore della nostra Carta costituzionale e perché se ne dia piena attuazione”. Lo sottolinea il Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi, Gianfranco Solazzo in una nota che così prosegue:

“La Carta, in fase di redazione ha visto convergere, su principi e valori comuni, uomini e donne di culture e tradizioni politiche diverse: comunisti, socialisti, repubblicani, liberali, monarchici, cattolici.

Al “lavoro”, innanzitutto, viene riconosciuto valore incommensurabile, considerato che in più parti della nostra Costituzione risulta evidente quanto la dignità della persona e del lavoro si confermino principi indivisibili e punti di forza della coesione sociale e dello sviluppo del Paese.  

Il lavoro buono, certo; e non solo in quanto viene sancito che “… ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” (art 4) ma anche perché “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa …” (art 36).

Dunque, è con il lavoro che si riconosce dignità alla persona, affinché partecipi quale soggetto attivo e protagonista  allo  sviluppo economico, sociale, culturale del Paese, con una partecipazione che non può che iniziare proprio dal proprio ambito lavorativo.

Da qui l’impegno cogente per istituzioni e parti sociali, di promuovere opportunità di occupazione aggiuntiva e contrattualizzata, per donne e giovani che non solo al Sud rischiano di rimanere intrappolati nello sfruttamento, nel precariato e nel lavoro nero e, ancor peggio, di scappare altrove, per soddisfare proprie legittime ambizioni personali e professionali.

Al riguardo i padri costituenti hanno decretato, inoltre, che: “Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende” (art 46).

In questo 2023 sono maturi i tempi per onorare e rendere esigibili questi principi e questi valori, perciò come Cisl abbiamo presentato una Proposta di legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro”, depositata lo scorso 20 aprile presso la Corte di Cassazione e per la quale avvieremo una raccolta di firme su scala nazionale.

Valorizzare la contrattazione è l’epilogo di un percorso costante, avviatosi fin dalla nascita della Cisl, perché i lavoratori abbiano un ruolo da protagonisti, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, nel collaborare alla gestione delle aziende”.

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