Sottoscritto nei giorni scorsi il Contratto Integrativo Aziendale con Unioncamere Puglia che prevede, per il personale dipendente non dirigente, anche a tempo determinato, full time e part time, migliori condizioni retributive, di formazione e sicurezza, di benessere organizzativo negli ambienti di lavoro, nonché di politiche retributive partecipative. L’accordo è stato sottoscritto dalla Fisascat Cisl pugliese e ha una durata triennale, con tacito rinnovo di anno in anno salvo disdetta da una delle parti. Il CIA è articolato per il riconoscimento premiale a beneficio di lavoratrici e lavoratori che, conseguendo migliori performance, definiscono un valore aggiunto per il miglioramento qualitativo e quantitativo dell’organizzazione e delle funzioni di Unioncamere Puglia. Le risorse sono ripartite secondo logiche di valorizzazione dei dipendenti che conseguono i migliori risultati, tramite la costituzione di un fondo integrativo specifico, definito ogni anno in sede di bilancio preventivo destinato all’applicazione del regime di premialità al personale dipendente. Sono inoltre previste indennità per specifiche responsabilità. L’accordo prevede inoltre l’impegno di Unioncamere a promuovere ed erogare un piano pluriennale di informazione e formazione per tutto il personale in ambito di salute e sicurezza negli ambienti lavorativi, concordato con il rappresentante per la sicurezza dei lavoratori. Nell’accordo è prevista anche la costituzione di figure referenziali specifiche atte alla formazione e sviluppo del personale, al welfare, alla qualità degli ambienti di lavoro, alla diversità e inclusione. Non ultimo, viene istituito in sistema di incentivazione legato a politiche retributive partecipative. Soddisfazione da parte del segretario generale Fisascat Cisl Puglia, Leonardo Piacquaddio, firmatario dell’accordo insieme all’RSA Fisascat Leonardo Volpicella: “Un ottimo accordo che rende felici non solo noi della Fisascat ma tutta la Cisl pugliese. All’interno del CIA sono stati introdotti tutti gli elementi di miglior favore per le lavoratrici ed i lavoratori, non solo in termini di retribuzione aggiuntiva, ma anche di welfare e di partecipazione alla vita dell’Ente come primo esempio di applicazione della Legge sulla Partecipazione, tendente a promuovere il miglioramento continuo, l’innovazione ed il benessere organizzativo attraverso il coinvolgimento dei lavoratori”.