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Puglia. Tavola rotonda Cisl ‘Giovani e lavoro’. Pirulli: “Rafforzare i rinnovi dei contratti e una politica fiscale che aumenti la retribuzione”. Castellucci: “Trasformare la fuga in sfida per bloccare l’emorragia di capitale umano”

Pubblicato il 15 Set, 2025

Secondo la Cisl bisogna partire dallo scenario in cui c’è una forte richiesta di competenze da parte delle imprese del nostro Paese. Allora dobbiamo agire su due leve a nostro avviso fondamentali: la prima è la formazione, perché c’è un mismatch di competenze fra quelle richieste e quelle oggi disponibili provando ad aggredire il grande bacino dei Neet che hanno perso la speranza di cercare il lavoro, e il bacino delle donne che oggi registra un tasso di occupazione ancora troppo basso, seppur in crescita. La seconda leva è un rafforzamento dei salari: la Cisl nazionale ha prodotto un report dove abbiamo verificato che i salari stanno crescendo in un combinato disposto dei rinnovi dei contratti e di una politica fiscale di sostegno a lavoratori e lavoratrici”. Lo ha detto il Segretario confederale della Cisl nazionale, Mattia Pirulli, a margine della Tavola rotonda Cisl Puglia. “Quindi va rafforzata la strategia dei rinnovi dei contratti alle scadenze corrette, senza aspettare anni. Inoltre va rafforzata una azione fiscale che permetta di rendere più pesanti le retribuzioni che ancora oggi, a causa del fiscal drag, vengono mangiate da parte della tassazione. La Cisl ritiene di dover sfruttare questo momento di espansione del mercato del lavoro: non possiamo perdere questa occasione e sicuramente dobbiamo avere l’attenzione di rafforzare l’occupabilità dei giovani perché sono la nostra risorsa e non possiamo permettere le nostre migliori risorse vadano all’estero ma che l’esperienza oltre confine sia propedeutica al loro ritorno in Italia. È una sfida fondamentale che la crisi demografica pone al centro di una azione strategica più ampia”. Sono intervenuti Alberto Fornasari, Direttore Cirpas – Docente Pedagogia sperimentale – UniBa; Lucia Parchitelli, Presidente VI Commissione Lavoro – Consigliera Regione Puglia; Gianluca Budano, Direttore Arpal Puglia; Sebastiano Leo, Assessore al Lavoro, Formazione, Istruzione – Regione Puglia; Mario Aprile, Presidente Confindustria Bari-Bat; Maurizio Del Conte, Professore ordinario di Diritto del Lavoro – Università Bocconi di Milano; Walter Rizzetto (da remoto), Presidente Commissione Lavoro della Camera – Deputato della Repubblica. “Il tema che affrontiamo oggi è cruciale: giovani e lavoro in Puglia, dalla fuga alla sfida. La nostra regione rischia, nei prossimi 25 anni, di perdere 700mila residenti, soprattutto giovani”. Così il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci, durante il suo intervento introduttivo alla tavola rotonda. “Già entro il 2030 – ha aggiunto – oltre 54mila ragazze e ragazzi lasceranno la Puglia per mancanza di lavoro stabile, servizi efficienti e prospettive di crescita. Questo fenomeno, unito al calo demografico, non è solo un dato statistico: riflette precarietà, disoccupazione giovanile e femminile, impoverimento sociale e produttivo. Eppure, non mancano segnali di vitalità: tra agosto e ottobre 2025 si stimano in Puglia 98.000 nuove assunzioni, soprattutto nei settori edilizia, metalmeccanica, legno-arredo e tessile. Ma tre assunzioni su quattro riguardano sostituzioni per pensionamenti, non nuova occupazione. Il nodo resta il disallineamento tra domanda e offerta: le imprese cercano competenze che spesso il sistema scolastico e formativo non fornisce. La Cisl Puglia chiede un patto generazionale che metta al centro formazione, politiche attive, partecipazione e innovazione. Occorre rafforzare gli ITS, costruire un vero sistema duale scuola-lavoro, puntare su ricerca e sviluppo, combattere lavoro nero e precario, aumentare salari e rinnovare i contratti. Fondamentale è anche la previdenza complementare: serve una pensione di garanzia per i giovani che oggi hanno carriere discontinue. I ragazzi non sono fragili: chiedono dignità, qualità della vita, equilibrio tra lavoro e tempo libero. Ma troppo spesso le opportunità mancano e si emigra. Per ogni giovane straniero che arriva, la stima è che 7,5 partono, spesso laureati. Non possiamo permettere questa emorragia di capitale umano. Servono infrastrutture, case, servizi pubblici, sostegni allo studio e alla mobilità. l messaggio della Cisl è chiaro: investire sui giovani significa garantire il futuro della Puglia e del Paese. Dobbiamo trasformare la fuga in sfida. La Puglia deve diventare una terra in cui restare, o tornare, per costruire il proprio futuro”.