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Puglia. Vinci (Fisascat Cisl Taranto): “Buon esito della vertenza appalti multiservizi”

“La positiva soluzione della vertenza avviata con il Comune di Taranto, che ha assicurato a 139 dipendenti a tempo indeterminato degli appalti multiservizi la continuità occupazionale grazie ad una proroga tecnica, è la riprova che la contrattazione e la corresponsabilità sociale determinano sempre risultati positivi; non solo per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti ma anche per gli importanti servizi assicurati alla collettività. Diamo, pertanto, positivamente atto alla commissaria prefettizia Dott.ssa Giuliana Perrotta, della disponibilità dimostrata nel recepire le proposte delle organizzazioni sindacali.”

Mariella Vinci, segretaria generale della Fisascat Cisl Taranto Brindisi commenta così l’esito della trattativa, cui ha anche partecipato il coordinatore territoriale Alessio Carpignano,  tenutasi a Palazzo di Città nei giorni scorsi, definendola “particolarmente difficile ed agitata, ha comportato tensioni  da parte di lavoratori i quali già nelle scorse settimane, insieme con i sindacati di categoria, avevano dato vita a sit in unitari di protesta, stante l’imminente scadenza dell’appalto in essere, al 31 marzo p.v.”

 E, dunque, tutti i dipendenti attualmente impiegati tramite le società Servizi Integrati e General Service, negli archivi, nel servizio di guardiania, di pulizia, di manutenzione ecc. continueranno il loro lavoro fino al 30 giugno prossimo, mentre il nuovo appalto a seguito dell’aggiudicazione di nuova gara, ferma restando la clausola sociale della rioccupazione, avrà termine il 31 dicembre di quest’anno.

“Alla nuova amministrazione comunale eletta a seguito delle imminenti elezioni, che dovrà farsi carico della successiva fase, chiederemo l’apertura di tavoli tecnici – conclude la segretaria Vinci – con la consapevolezza che pur a fronte di un impegno di spesa notevole, andrà una volta per tutte superata la durata solo semestrale degli appalti. Non può perdurare ancora una precarietà occupazionale originata dal dissesto finanziario comunale del 2007 e che da allora coinvolge lavoratrici e lavoratori con rispettive famiglie tutte monoreddito. Punteremo, perciò, alla definizione di contratti e di retribuzioni più dignitosi, per servizi pubblici che sono svolti sempre con competenza e professionalità.”

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