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Domani a Bitti (Nuoro) Consiglio generale FNP Sardegna. Politica e programmi dei pensionati  per contrastare le emergenze dell’isola

Pubblicato il 24 Giu, 2024

Più che una riunione di routine , il consiglio generale della Fnp Sardegna che si riunisce  domani a Bitti (Nuoro) sembra un’assemblea da stati generali della categoria.  E’ il primo appuntamento dei quadri dirigenti over 65 della regione dopo l’incontro  della nuova  Giunta regionale con i sindacati confederali; segue al via libera  del Parlamento  all’autonomia differenziata, che mette il Paese nel tunnel dell’incertezza  sociale; assiste  all’accelerazione delle forze politiche  di maggioranza verso il premierato, sconvolgendo l’impalcatura costituzionale dell’Italia. Anche la presenza di Emilio Didonè è il segno che non sarà un Consiglio generale  votato all’ordinaria  amministrazione e alle “varie ed eventuali”.

Molti di queste tematiche  ritorneranno nella relazione d’apertura di Alberto Farina, segretario generale della Federazione sarda. A cominciare dal rapporto con la Regione su due partite urgenti che non ammettono rinvii e rallentamenti: sanità e povertà. «Tutto ciò che riguarda la persona, i sui diretti, la sua dignità, la qualità della sua vita, per la Fnp ha precedenza assoluta», dice  il segretario generale degli over 65 sardi Cisl . Non c’è tempo da perdere. «Se i responsabili della cosa pubblica non credono a noi, che lo denunciamo da anni, almeno – aggiunge Farina – diano retta all’Istat , che ha calcolato nella nostra regione almeno 100mila gli abitanti over 55che nel 2023 non hanno usufruito di prestazioni sanitarie pur avendone necessità. Tra le ragioni, le lunghe liste d’attesa e la difficoltà nel pagare le cure mediche. Secondo l’istituto di statistica, la Sardegna segna il record negativo in Italia: se nel resto del Paese, infatti, la media è dell’11,7%, da noi il tasso di rinuncia si attesta al 13,7%».

« Oggi la Sanità sarda presenta – precisa il segretario generale  FNP Sardegna – un modello di prestazioni e cure non armonico, frazionato e confuso, a cui si unisce una forte carenza di operatori e medici, con il dramma delle liste d’attesa su prestazioni specialistiche a disposizione dell’utenza. In pratica siamo di fronte a una carenza di programmazione e di visione organizzativa  per  disegnare un modello più adeguato alle necessità dei territori sardi».

Soltanto qualche giorno fa  il segretario generale della Cisl sarda, Pier Luigi Ledda, ha fatto appello alla giunta Todde affinché «si affronti con un piano concreto e con determinazione la drammatica situazione di povertà che ormai, in Sardegna, riguarda oltre 120 mila famiglie su un totale di  726. 348». Nell’isola la povertà è scritta negli assegni di pensione. Il reddito previdenziale delle pensioni di vecchiaia registra un importo medio mensile regionale di 1.090,34 euro ( lordo), praticamente coincide  con la soglia individuata per la povertà relativa (1.085 euro per un nucleo composto da due persone). Le pensioni assistenziali certificano un dato medio mensile degli assegni sociali pari a 408,97 euro e di 426,44 euro per gli invalidi civili.

«Non possiamo rimandare ancora, la politica – dice il segretario generale USR, Pier Luigi Ledda – deve mettere questo tema ai primi posti della sua agenda: ci vuole un piano pluriennale, un patto di legislatura, che prescinda dagli schieramenti e lavori nell’interesse dei Sardi»

 « Il Consiglio generale FNP si svolge  a  Bitti  perché le nostre assemblee – spiega  Farina – sono itineranti, cioè  a turno ci riuniamo in un territorio diverso, per richiamare l’attenzione dell’organizzazione sulle specificità locali. Domani sarà la volta del Nuorese». Nel territorio non ci sono le risorse per istituire nuove strutture idonee alla cura e assistenza degli anziani. Un problema  sicuramente  non facile, ma  comunque bypassabile secondo Pietro Bassu, segretario generale della Fnp nuorese. «Si possono ricuperare edifici  storici  vuoti o inutilizzati ( scuole, caserme, alberghi di proprietà pubblica) , rimetterli in sesto secondo criteri della moderna ospitalità per anziani e rispondere  concretamente ai bisogni crescenti di una collettività che deve sopperire ai numerosi deficit  di un sistema sanitario e assistenziale che colpisconosoprattutto gli anziani».

Un’attenzione particolare agli anziani non solamente per ruolo sindacale, ma perché i “già  giovani” sono le sentinelle dell’identità storico e culturale del territorio minacciato da una grave crisi demografica, che  negli ultimi vent’anni ha tolto alla provincia barbaricina quasi 70 mila residenti.

« La protezione sociale che interessa la FNP  riguarda soprattutto assistenza e cura degli anziani,   medico di famiglia,  servizi sanitari  pubblici specialisti, servizi sanitari ospedalieri, attività ludico culturali per nonni. I risultati del nostro monitoraggio – aggiunge Bassu –  dimostrano l’esistenza di  strutture e uffici, che non funzionano in modo adeguato a causa della carenza di personale».  In una situazione dove la rete sociale è smagliata, se non con grosse buche, devono  aumentare solidarietà  e copertura sindacale. « Siamo presenti con rappresentanze sindacali locali in 7 dei 51 comuni che fanno parte del nostro territorio di riferimento e con 12 centri d’accoglienza, dove iscritti e non possono venire per  l’assistenza fiscale e del patronato. Sul complesso delle emergenze  vigiliamo – dice Bassu – e facciamo sentire la nostra voce, da soli e molto spesso con le altri organizzazioni sindacali confederali e associazioni di volontariato: manifestazioni, sit in, marce  e assemblee  sono le nostre forme di protesta, a volte ancora molto efficaci, se dall’altra parte dei tavoli sindacali ci sono amministratori pronti ad ascoltare e a risolvere i  problemi».

«Abbiamo scelto  la sede di Bitti perché speriamo – dice Alberto Farina – sia il centro di un grande progetto  innovativo di valenza mondiale, la miniera di “Sos enattos”, candidata a diventare sede dell’Einstein telescope ET, un osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione, in grado di osservare i processi cosmici con sensibilità mai raggiunte finora».

Al consiglio generale interverranno anche il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, il segretario generale della Cisl sarda, Pier Luigi Ledda, e la segretaria territoriale Maria Luisa Ariu.

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