Sanità e scuola sono le due priorità per rimettere in linea di galleggiamento Area metropolitana, Sarrabus- Gerrei . La sanità per restituire certezza e tempestività assistenziale e sanitaria a una popolazione per il 40% over 60. La scuola per assicurare soprattutto ai giovani, ma anche ai lavoratori ancora presenti nei processi produttivi, le conoscenze informatiche e digitali necessarie per rispondere alle sfide dell’innovazione tecnologica.
Le due priorità sono state evidenziate dal segretario generale , Mimmo Contu, nella relazione che questo pomeriggio ha aperto a Caesar’s hotel i lavori dell’XI congresso della Cisl territoriale di Cagliari, presieduto dal segretario generale Cisl sarda, Gavino Carta, e dalla segretaria nazionale confederale Daniela Fumarola. Interventi dell’arcivescovo Giuseppe Baturi e del sindaco Paolo Truzzu
Apprendimento e formazione permanenti sono l’unico antidoto ai rischi occupazionali determinati dal cambiamento tecnologico. La rapidità delle innovazioni dei processi di lavoro impone un ripensamento della struttura educativa nel suo insieme e del suo rapporto con il sistema produttivo. La relazione tra conoscenza e lavoro risulta decisiva. Solo puntando fortemente sul capitale umano si riuscirà a vincere la sfida dell’innovazione tecnologica.
Mimmo Contu nella sua relazione ha individuato alcune delle principali vertenze in atto o da aprire nell’area metropolitana di Cagliari:
1) Gli appalti e il continuo impoverimento nel cambio d’appalto nel settore metalmeccanico;
2) Il revamping degli impianti del Tecnocasic, che registra un passo ancora molto lento e che deve trovare le giuste soluzioni per gli esuberi del personale;
3) il commercio, le pulizie i servizi di guardiania, in continua battaglia dei cambi d’appalto delle imprese di pulizie e delle mense, messi duramente in ginocchio da un lungo periodo di inattività della scuola, dell’Università, della Regione, degli enti pubblici;
4) i processi di trasformazione che vedono le più grandi banche a rischio di delocalizzazione: nei prossimi mesi 2 sportelli della Banca Nazionale del Lavoro potrebbero chiudere nella zona di Cagliari; massima attenzione sulle politiche di qualche istituto di credito che punta tutto sul digitale e dismette la rete fisica. Questo comporterà un allontanamento dal territorio e quindi dalle famiglie e dalle imprese e determinerà. Razionalizzare nel linguaggio delle banche è sinonimo di tagliare.
5) valore dell’oasi naturalistica di Molentargius e la potenzialità che potrebbe determinare nel settore turistico Cagliaritano;
6) Il destino della Fiera internazionale : l’accordo di programma con Regione, comune e autorità portuale di sistema per stravolgere quei 12 ettari tra viale Diaz e il mare, derivante dal patto da oltre 8 milioni di euro sottoscritto nel 2019, che la pandemia ha rallentato, prevederà il rilancio del quartiere fieristico?
7) Il settore edile con grandi margini di sviluppo locale, già iniziato grazie soprattutto agli eco bonus, può migliorare se finalmente riprenderanno i lavori pubblici finanziati, anche delle grandi opere, ma ancora fermi al palo per il solito male italiano che tra progettazione e apertura dei cantieri passano almeno 4 anni.
Un’attenzione particolare la Cisl dedicherà al Sarrabus-Gerrei, in particolare al Gerrei, che pur distante 60 km da Cagliari, è afflitto dagli stessi problemi delle zone interne: spopolamento, arretramento della presenza dello stato, chiusure scuole, uffici postali. Un territorio tradito dalla politica e dalle eterne promesse di sviluppo. Anche il Gerrei dove essere riportato al centro dei percorsi di investimento dell’agenda di governo regionale.
Contu ha richiamato l’attenzione su due vertenze aperte, più strategiche delle altre: Porto terminal container e Aeroporto. Il Porto Canale – per la sua costruzione furono spesi 100 miliardi di lire – rappresenta un’esperienza straordinaria, ma fragile, perché pesa su di esso una sorta di crisi di crescita, dal momento che il suo sviluppo soffre di una sensibile carenza infrastrutturale.
“L’agenzia portuale di Transhipment, finalmente approvata, potrebbe rappresentare – ha detto Contu nella relazione – un bagliore di luce nel tunnel di una crisi che darebbe speranza agli oltre 300 lavoratori portuali, tra diretti e indiretti, mantenendoli all’interno del sistema porto, salvaguardando tutte le professionalità, ma soprattutto interrompendo la NASPI almeno per i prossimi 3 anni. Purtroppo manca l’impegno politico a dare una soggettività economico-commerciale alo Porto Cagliaritano”.
La Cisl è per un Aeroporto gestito da società italiane. Anche se un grande gruppo societario, il FONDO F2i, che ha già monopolizzato gli aeroporti di Alghero e Olbia, oltre ad alcuni scali nazionali, sta entrando a piccoli passi anche nell’aeroporto di Elmas. “Si tratta – ha detto Contu nella relazione – di una società potentissima che adotta solo politiche imprenditoriali escludendo a priori ogni parametro di interesse pubblico o sociale. Questo, se dovesse fare il paio con la multinazionale americana Blackrock, grande società di investimento nel mondo, potrebbe comportare diversi problemi futuri di ingaggio dei servizi e, conseguentemente, di posti di lavoro con il rischio verso la cessione totale di questo importante asset, tassello fondamentale per lo sviluppo locale e isolano del settore turistico, che andrebbe accompagnato da un modello di continuità territoriale degno di questo nome”.