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Sardegna. Cisl: “La Regione apra subito un confronto sul tema della sanità e welfare”

Pubblicato il 15 Giu, 2021

Non è più rinviabile un confronto vero sul tema della sanità e welfare della Sardegna.

La Cisl Sarda chiede con determinazione una convocazione delle parti sociali con una iniziativa della Giunta regionale che inverta la rotta della chiusura al dialogo. Serve un confronto importante, analogo a quello nazionale e agli esempi positivi di molte Regioni che hanno migliorato il sistema con il dialogo e la partecipazione.

Tutte le problematiche aperte e irrisolte preCovid19 sono state drammaticamente amplificate nei vari territori, l’elenco delle criticità è purtroppo cresciuto e non diminuito.

Liste d’attesa, prestazioni specialistiche, prevenzione e in generale la tenuta dei servizi hanno subito un forte peggioramento, solo in parte attenuato dalla grande professionalità e senso del dovere degli operatori.

I sardi vivono il cantiere della pseudo riforma della Asl Unica, che al netto di alcune premesse positive e necessarie, non ha ancora chiarito il nuovo modello di Sanità territoriale, di prevenzione e di integrazione tra tutti i servizi. La creazione di questo nuovo modello è, come sappiamo, vitale per superare la logica solo ospedaliera, pur importante ma non risolutiva della problematica sanitaria e assistenziale, logica che a tutt’oggi, in carenza di affermazione di un modello complementare, permane come unica alternativa praticabile.

Dialogo sociale e confronto concreto sono non solo necessari, ma doverosi per definire priorità è strategie, essere più forti e autorevoli con il Governo nazionale, a partire dal Recovery e dalle necessarie deroghe alle assunzioni, vitali per il sistema sanitario e sociale, rafforzando la sanità di prossimità sia sul livello territoriale e domiciliare, sia anche nei diversi presidi ospedalieri presenti su tutto il territorio regionale.

Le proposte del sindacato sardo devono essere ascoltate e diventare opzioni concrete che danno una svolta alla situazione emergenziale, accanto alla quale serve una pianificazione organizzativa e strategica, così come viene rivendicato dai diversi territori in Sardegna e dai sindacati di categoria.

Il momento delle scelte è questo, anche capitalizzando alcune difficoltà/opportunità determinate dalla pandemia in atto, le quali potrebbero essere portate a vantaggio della Sardegna per migliorare la qualità dei servizi e la loro diffusione sul territorio.

La Cisl Sarda sollecita pertanto alla Regione, al Presidente eall’Assessore alla Sanità, la convocazione urgente di un tavolo di confronto con le parti sociali e la rappresentanza degli enti locali per individuare insieme le priorità dell’azione della giunta regionale, in direzione della garanzia delle prestazioni sanitarie e sociali a tutela della salute degli individui e delle famiglie in ogni comunità della Sardegna.

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