Trasformare Ottana in un vero “interporto” ferroviario collegato ai porti di Cagliari e Olbia senza rotture di carico, facendo della ex capitale dell’industria nuorese il “magazzino centrale” della Sardegna per la distribuzione. Per la Cisl non è un sogno, ma un obiettivo da perseguire con grande determinazione, tanto importante che Maria Luisa Ariu, segretaria generale dell’Unione sindacale nuorese, ha chiesto l’aiuto anche di Daniela Fumarola, numero uno della Cisl nazionale. «Nuoro – ha ricordato la sindacalista davanti a 200 quadri sindacali – è l’unico capoluogo di provincia italiano non collegato alla rete ferroviaria nazionale RFI. Il nostro sindacato di categoria(Fit) e la CISL territoriale hanno accolto con favore che il Piano Regionale dei Trasporti riconosca finalmente questo disagio, ma riteniamo inaccettabile che la soluzione strutturale della nuova Dorsale Ferroviaria Orientale e la connessione ad Abbasanta siano relegate a un incerto “Scenario Prospettico di lungo termine”. Dobbiamo accelerare i tempi di progetto e realizzazione. Solo con l’innesto della linea a scartamento ordinario (RFI) si potrà connettere il capoluogo nuorese con il resto dell’Isola, attraverso un mezzo pubblico sostitutivo dei mezzi privati oggi esclusivamente utilizzati e si potrà trasformare Ottana in un vero “interporto”».
Per la Cisl barbaricina la madre di tutte le battaglie oggi è «non lasciare che il territorio sia condannato all’isolamento e al declino. Nuoro e le aree interne di quest’isola – ha detto l’Ariu – hanno enormi potenzialità che i più hanno da tempo smesso di vedere, arrendendosi al progressivo depauperamento demografico, economico e di energie collettive. Noi siamo coscienti di essere tra i pochi che non si sono stancati di provarci, che non credono si possa rinascere con le continue lamentazioni su ciò che non va ma che devono percorrere tutte le strade possibili per produrre cambiamenti positivi».
La soluzione strutturale della nuova Dorsale Ferroviaria Orientale e la connessione ad Abbasanta sono fondamentali contro l’isolamento. « Un territorio non presidiato dall’uomo è sottoposto a una pressione maggiore delle forze della natura, con il rischio di favorire disastri ambientali e la
perdita del nostro inestimabile patrimonio artistico-architettonico», ha aggiunto Maria Luisa Ariu, che ha chiesto l’interessamento diretto della Fumarola presso il Ministero dei Trasporti.
L’impegno per le infrastrutture si carica di un significato ancora più urgente e straordinario in vista dell’opportunità storica rappresentata dall’insediamento dell’Einstein Telescope nel territorio di Nuoro. «Questo progetto non è solo un fiore all’occhiello della ricerca internazionale, è l’acceleratore di sviluppo che la Sardegna e il Nuorese attendono da decenni», ha detto la segretaria Cisl nuorese, che davanti a Daniela Fumarola ha presentato l’importanza strategica di ET: un investimento da oltre tre miliardi di euro, capace di generare più del doppio in ricadute economiche; l’impegno di circa 3.300 persone l’anno nei cantieri per circa dieci anni di costruzione, con una prospettiva di mezzo secolo di attività e il coinvolgimento di 1800 scienziati di 31 Paesi. «Al di là delle cifre, ciò che conta davvero è l’impatto sociale: l’Einstein Telescope – ha detto l’Ariu – può restituire fiducia e convincere tanti giovani a non partire, o addirittura a tornare, offrendo loro un futuro a casa».


