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Sardegna. Cisl: “Sanità tra emergenza e programmazione. Se non parte il confronto riparte la mobilitazione”

Pubblicato il 26 Gen, 2023


Dopo la manifestazione regionale della Sanità del 22 ottobre scorso e il varo della nuova Giunta Regionale il confronto con l’Assessore Doria è ancora inspiegabilmente fermo. Non si sono fermati purtroppo i drammi e le molteplici negatività della sanità sarda, che sono peggiorate in tutti i territori e settori, sia rispetto al tema delle emergenze che su quello della nuova programmazione che deriva dalla legge di riforma e l’avvio delle nuove ASL. Servono risposte concrete e non ini- ziative estemporanee e per giunta inconcludenti o annunci spot rivolti al Governo nazionale sulle urgenti deroghe che vanno negoziate nel concreto. Le nuove Asl sono ben lontane da essere dav- vero operative ed efficienti, il rafforzamento degli organici non è ancora adeguato sufficiente, senza considerare le carenze ancora presenti nel settore medico nelle varie funzioni.
Rispetto alle problematiche irrisolte che hanno portato alla grande manifestazione di Ottobre, il quadro è pertanto peggiorato. Ogni giorno assistiamo a un nuovo dramma nel sistema di cure prevenzione e specialistica, con l’aggravante di situazioni paradossali e mal gestite che hanno portato la sanità sarda alla ribalta nazionale in termini negativi. Quando la parte più fragile e disagiata della popolazione non ha le risposte minime di garanzia costituzionale, servono azioni straordinarie ed un confronto che doveva partire subito e invece siamo ancora fermi. La Giunta Regionale deve essere conseguente agli impegni presi sul percorso di confronto, a seguito della manifestazione del 22 ottobre e aprire subito il tavolo sulla sanità sarda.

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