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Sardegna. Fns Cisl: “Encomio per 19 agenti della polizia penitenziaria che 4 anni fa assicurarono il funzionamento della Colonia penale di Mamone isolata a causa di un’eccezionale tempesta di neve”

Pubblicato il 26 Apr, 2021





 

Cagliari, 26 aprile 2021. Anche se con 4 anni di ritardo, sono finalmente arrivati i meritati encomi al personale della polizia penitenziaria in servizio presso la Casa di Reclusione di Mamone. E’ il riconoscimento atteso per l’eccezionale lavoro svolto da 19 tra assistenti capo, assistente capo coordinatore e ispettore capo durante la tempesta di neve – che dal 17 al 19 gennaio 2017 imperversò nel territorio di Bitti – per assicurare il perfetto funzionamento della colonia penale che ospitava 150 detenuti.
Venerdì scorso la “Commissione nazionale ricompense” ha deciso di lodare pubblicamente gli agenti, al termine di un iter amministrativo che ha rischiato di fermarsi. Pericolo scampato grazie all’intervento della FNS- Cisl (Federazione Nazionale Sicurezza), che, con Vincenzo Ena, delegato sindacale della Casa di reclusione di Mamone, ha sollecitato l’intervento dei nuovi comandante di reparto e direttore della colonia penale, i quali non hanno minimamente esitato ad inviare la pratica alla Commissione ricompense.
“Ancora oggi – scrive Vincenzo Ena in una comunicazione agli iscritti alla FNS – ritornano alla mente quei giorni che hanno visto il territorio dell’altopiano di Bitti, con epicentro la Casa di Reclusione di Mamone, tempestato da una tormenta di neve. L’ultima «Diramazione» della colonia venne raggiunta, liberata, dopo una lunghissima ed interminabile settimana. L’azione coraggiosa della Polizia penitenziaria in quei giorni fu sostenuta dal personale civile presente in istituto e dalle persone detenute che, capendo il difficile momento, collaborarono pienamente”. “ In quei giorni – ricorda Giovanni Villa , segretario generale regionale della FNS-Cisl – la casa di reclusione, con una ventina di uomini e circa 150 detenuti, rimase isolata, a causa delle intense nevicate, per 72 ore priva di acqua, luce e riscaldamento. Un’emergenza che richiese l’intervento del Prefetto, del sindaco di Bitti. Nelle strade della colonia penale la neve raggiunse oltre un metro d’altezza. Arrivare nella casa di reclusione non era facile”.