Firmata questa mattina un’importante intesa tra CGIL, CISL, UIL regionali, Presidenza della Giunta e Assessorato dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna. “Il documento – spiega Pier Luigi Ledda, segretario generale regionale della Cisl – accoglie gran parte delle proposte avanzate unitariamente dalle tre sigle sindacali, ponendo basi solide per affrontare le criticità del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e trasformare il confronto in azioni concrete e risultati reali per lavoratori e cittadini”. L’intesa firmata oggi, aggiunge Ledda, “affronta le emergenze e le prospettive del sistema, ricompone questioni irrisolte dentro un quadro unitario, riconosce alle relazioni sindacali un ruolo centrale e strutturato”. Per la Cisl sarda l’intesa segna l’avvio di un metodo di lavoro sistematico, con obiettivi chiari e verificabili. ”Siamo davanti a un passo storico per la sanità sarda: dopo anni di assenza di una visione condivisa, l’accordo tra Regione e organizzazioni sindacali rappresenta una svolta attesa”, dice Ledda.
Tra i temi, messi al centro dopo un confronto durato mesi, il sindacato elenca il dialogo sociale e le relazioni sindacali forti, lo stato dell’arte sull’ultima riforma del SSR, il PNRR e i nuovi investimenti, la Rete ospedaliera e la medicina di prossimità, la cura della terza età e l’integrazione socio-sanitaria, l’accesso alle cure, la qualità dei servizi e il Cup, l’innovazione, la digitalizzazione, la telemedicina, il bed management, la medicina d’urgenza, la valorizzazione del lavoro, la formazione e gli organici, la sicurezza e il contrasto alla precarietà lavorativa.
“A settembre si aprirà un confronto per arrivare ad un protocollo sul lavoro in appalto e ad un accordo sulle relazioni sindacali per l’intero sistema regionale. La firma di oggi è un punto di partenza per la Cisl – conclude Ledda -; monitoreremo l’attuazione degli obiettivi previsti dall’accordo e verificheremo che le promesse si traducano in miglioramenti reali per lavoratori e cittadini”.
Grande soddisfazione tra i pensionati, una delle categorie più esposte ai contraccolpi delle carenze del sistema sanitario .“Il documento, articolato e dettagliato, rappresenta di fatto un nuovo modello di relazioni industriali basato sulla collaborazione, il confronto continuo e la partecipazione attiva delle parti sociali. È un primo passo – dice Mimmo Contu, segretario generale regionale della Fnp, presente a tutti i tavoli – che segna l’inizio di un percorso di lavoro comune. I pensionati, insieme con la CISL Sarda, si impegneranno con determinazione per dare continuità a questo importante percorso”.