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Sardegna. Pier Luigi Ledda riconfermato alla guida della Cisl territoriale di Sassari

Pubblicato il 28 Feb, 2022

«Ripartiamo con slancio – ha detto Ledda subito dopo l’elezione – tenendo conto che, dopo la fase acuta della pandemia, dovremo dare la priorità alle tante fragilità per provare a trasformarle in condizioni di opportunità; dobbiamo scommettere su un cambiamento di paradigma, su una nuova capacità di fare sistema, fare rete, di condividere e assumere così una nuova visione strategica e le conseguenti azioni capaci di attrarre capitali e imprese e, quindi, contribuire a creare occupazione e valorizzare il capitale ambientale, sociale e territoriale».

«Dobbiamo essere consapevoli del fatto – ha aggiuntoLedda – che oggi i sistemi territoriali competono tra loro e, quando funzionano, divengono attrattivi per gli investimenti in termini di capitale anche umano. Laddove i sistemi territoriali funzionano bene, le persone restano o ritornano, portando con sé valori, speranze, sogni». La riconferma di Pier Luigi Leddatestimonia il grande lavoro svolto finora, la qualità del programma portato avanti in questi quattro anni, imperniato attorno al Patto per il Sassarese.

«È fondamentale – ha proseguito il segretario generale– sottolineare l’importanza storica e politica di questo accordo sottoscritto da Rete metropolitana, dalla Provincia con le Unioni dei Comuni, delle Comunità montane e del Tips (Tavolo istituzioni parti sociali) del quale facciamo parte anche noi, insieme a Cgil e Uil, a tutte le associazioni datoriali, alla Camera di commercio, al Consorzio industriale».

«Si tratta – ha detto inoltre Ledda – di un’ occasione che non dobbiamo sprecare e sulla quale dobbiamo, unitariamente, insistere e mettere in campo tutta la determinazione necessaria per la sua realizzazione». La sfida da raccogliere, ora, è la programmazione degli interventi legati all’arrivo delle ingenti risorse provenienti dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e dal Piano 2021-2027 dei fondi strutturali: «Un’opportunità straordinaria – conclude Ledda – a cui la Sardegna e il Sassarese non possono rinunciare».

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