Si è svolto oggi a Marsala (TP), il secondo Congresso di Terra Viva Sicilia, al termine del quale il Consiglio generale ha eletto Presidente regionale dell’associazione Giuseppe Gullo e vicepresidenti Antonina Simone e Gianfranco Blanda.
Nella relazione iniziale il reggente regionale David Lanza ha evidenziato: “Le grandi potenzialità di Terra Viva Sicilia, nonostante la storica frammentazione del sistema agricolo regionale, anche per la rappresentanza, possono fare la differenza soprattutto per i medio piccoli produttori, fornendo servizi, supporto e consulenze significative. Ricordo la presenza al G7 di Ortigia, che ha permesso a Terra Viva di avere una vetrina privilegiata, ma ricordo anche che in questi mesi la situazione climatica è stata molto complicata, soprattutto per la siccità che ha messo in difficoltà i produttori, e anche in questo caso la nostra associazione è stata sempre al loro fianco”.
Hanno partecipato ai lavori il Segretario generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, il Segretario generale della Fai Cisl Sicilia Adolfo Scotti, il Vicepresidente Terra Viva Giovanni Lo Bello e il Presidente nazionale Claudio Risso, che concludendo gli interventi ha ricordato l’edizione appena conclusa di Vinitaly: “La nostra presenza, per la terza volta consecutiva, segna per l’associazione e i nostri produttori un bilancio positivo, con una grande affluenza e apprezzamento per il nostro stand, per la qualità dei vini e la rappresentanza territoriale, che contraddistingue l’impegno che Terra Viva ha per le sue aziende agricole, impegno che sarà rilanciato anche in occasione del secondo congresso nazionale, il 3 giugno a Bologna, dove sarà realizzata la prima mostra mercato di Terra Viva, con tanti prodotti di eccellenza made in Italy in vendita al pubblico nello spazio Dumbo. Terra viva – ha ribadito Risso – deve essere la casa dell’agricoltore, dove l’agricoltore, custode del territorio, deve essere accolto e ascoltato nelle sue esigenze: per questo insieme alla Fai abbiamo fatto molto per il mondo agricolo, realizzato e sancito protocolli, con lo scopo di diventare punti di riferimento, di competenze e conoscenze per sbloccare il pieno potenziale del sistema agricolo a sostegno del settore primario italiano. Terra Viva – ha concluso – punta a costruire un nuovo paradigma per l’agricoltura, un manifesto per l’agricoltura da riconoscere come bene comune”.