CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Toscana
  8. /
  9. Toscana. Cisl: Appalti nei...

Toscana. Cisl: Appalti nei musei fiorentini. No al dumping e alle semplificazioni

Pubblicato il 18 Lug, 2025


“Nella vicenda che riguarda la situazione della Dussmann nei musei fiorentini faremo la nostra parte, portando nelle sedi opportune le richieste dei lavoratori, senza però cedere alla tentazione di attribuire responsabilità a prescindere. Le valutazioni si fanno nel merito, non per posizioni precostituite.” A dirlo sono Cisl e Fisascat-Cisl Firenze-Prato. “Sul tema del subappalto -affermano Cisl e Fisascat- ribadiamo una posizione chiara: non può e non deve essere uno strumento per cambiare contratto, abbassare diritti o creare condizioni di dumping. Quando viene utilizzato, deve garantire il mantenimento delle condizioni contrattuali e, ove possibile, deve essere evitato del tutto. Non può diventare un modello da estendere, né una scorciatoia per abbattere costi a discapito del lavoro. Valorizzare il lavoro nei musei significa riconoscere competenza, professionalità e dignità. E questo si fa con la buona contrattazione, con accordi chiari, con il rispetto delle regole. Non con la semplificazione, né con la propaganda.”“Il dibattito di questi giorni sulle retribuzioni dei lavoratori impiegati nei musei fiorentini – aggiungono Cisl e Fisascat – ha riportato l’attenzione su un settore delicato e strategico, ma rischia anche di semplificare in modo fuorviante una realtà complessa. Ridurre tutto a una cifra oraria, senza distinguere contesti, contratti applicati, livelli e mansioni, non aiuta a capire, né tantomeno a risolvere i problemi.”“Nel settore culturale e in particolare nei servizi di accoglienza, vigilanza e biglietteria, il nodo centrale è quello dell’applicazione coerente e corretta dei contratti di lavoro. In troppi casi abbiamo riscontrato, anche recentemente, situazioni in cui lavoratori che svolgono le stesse mansioni sono inquadrati con contratti diversi, generando disparità e disuguaglianze.” “La risposta non può venire da scorciatoie né da soluzioni generalizzate, ma da un lavoro serio di contrattazione collettiva. La strada è quella che porta ad applicare, con coerenza e trasparenza, il contratto realmente corrispondente alle attività svolte: il CCNL Commercio Terziario, che rappresenta il riferimento corretto per le figure professionali impegnate in questi servizi.” “Accanto a questo serve un cambio di passo anche nelle relazioni istituzionali: la contrattazione di anticipo nei cambi appalto, unita a protocolli condivisi con le istituzioni, può garantire condizioni più eque, maggiore continuità occupazionale e tutela della qualità del lavoro nei luoghi della cultura. Le clausole sociali, già previste nei protocolli sottoscritti anche con il Comune di Firenze, devono essere rispettate e rese esigibili.”

Condividi