“Lasciano esterrefatti le parole pronunciate dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana Ernesto Pellecchia sull’aggressione squadrista subita da alcuni studenti del liceo Michelangiolo e siamo certi di interpretare lo sconcerto di tutto il mondo della scuola fiorentino (e non solo) di fronte alla riproposizione di un’interpretazione minimizzatrice di quanto è accaduto”. Lo dichiarano Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Firenze in una nota congiunta che così prosegue:
“La città di Firenze, lavoratori della scuola, cittadini e famiglie hanno dato dimostrazione di respingere totalmente tale interpretazione: 40.000 persone, provenienti anche da ogni parte d’Italia, hanno affermato in modo forte e chiaro che che la scuola e la Costituzione vanno difese fino in fondo da ogni violenza neofascista.
A pochi giorni da uno sciopero contro le scelte inadeguate operate dal suo ufficio – sciopero che ha visto l’adesione totale dei lavoratori – invece di rendersi protagonista di una tale uscita, farebbe meglio a spiegare perché non ascolti le esigenze delle scuole e non autorizzi un aumento di organico Ata, così da permettere alle scuole di garantire la sicurezza degli alunni.
E’ ora che l’Ufficio Scolastico cambi rotta e inizi a colmare la distanza che – come dimostrano anche le sue parole di ieri – lo sta sempre di più allontanando dal mondo dell’istruzione che è chiamato ad amministrare”.