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Toscana. Sanità, Cisl Fp: “Senza parole per le affermazioni di Bezzini”

Pubblicato il 13 Mag, 2022

Giuliattini: “Impossibile sostenere che le assunzioni fatte sono anche troppe, che la spesa è lievitata proprio per il personale e che d’ora in poi al posto delle assunzioni si deve riorganizzare con quello che c’è.”

“Se quanto ci è stato riportato risponde al vero, rimaniamo senza parole” dice Mauro Giuliattini, reggente della Cisl Funzione Pubblica Toscana in merito all’intervento dell’assessore Bezzini, ieri in occasione della celebrazione per la giornata degli infermieri.“Bezzini – attacca Giuliattini – avrebbe detto in sostanza che le assunzioni fatte sono anche troppe, che la spesa sanitaria è lievitata proprio per la spesa del personale e che da ora in poi al posto delle assunzioni si deve procedere alle riorganizzazioni con quello che abbiamo. Quindi sanità territoriale, case della salute, infermiere di famiglia, prevenzione, tutto a costo zero?”

“Meraviglia che siano stati confermati i direttori generale, se davvero le cose stanno così: sono state fatte da loro tante assunzioni e poi ci troviamo a giugno che non avremo personale per garantire in tranquillità le ferie degli operatori. Gli uffici infermieristici stanno impazzendo per la mancanza di operatori fra sospesi, contagiati, malati, infortunati, pensionati e dovranno sì riorganizzare ma al ribasso: qualcuno ha fatto male i conti. E poi è stato anche premiato.”

“Quando si parla di sforamento della spesa – aggiunge il responsabile Cisl-Fp – perché è sempre colpa della spesa del personale? Le montagne di attività aggiuntiva a 50 euro l’ora per abbattere le liste di attesa, o l’attività aggiuntiva dei medici a 800 euro al giorno, la spesa farmaceutica, i presidi anti covid, tamponi vaccini e così via, non vengono mai nominati come causa dei piani di rientro.” “Siamo a giugno e non siamo ancora stati chiamati dalle direzioni generali per discutere dei piani del fabbisogno di personale, né dei piani di privatizzazione che stanno compiendosi senza confronto e nel silenzio più assoluto, né di come verranno investiti i fondi del PNRR nelle ASL. Così non si può andare avanti – conclude Giuliattini – per un passo che si fa avanti, se ne fanno poi tre indietro.”

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