Forte preoccupazione delle categorie della Funzione pubblica di Cgil e Cisl per la tenuta del servizio di assistenza domiciliare nell’Empolese-Valdarno. “Oggi parte il nuovo appalto e la nuova Cooperativa non ha fornito tutte le attrezzature per svolgere il servizio. In ballo ci sono livelli essenziali di assistenza e servizi ai cittadini fragili e non autosufficienti” dicono i sindacati; che pensano alla proclamazione dello stato di agitazione.
Siamo molto preoccupati – sottolineano Andrea Nerini e Massimo Cataldo della Cisl-Fp e Paolo Grasso della Fp-Cgil in una nota congiunta – per la tenuta del ‘Servizio assistenza domiciliare’ nel territorio della Società della salute Empolese-Valdarno a seguito del cambio di appalto, gestito attualmente dalla Cooperativa Sociale Aldia di Pavia.Al momento della partenza del nuovo appalto il 1 luglio, la Cooperativa non ha fornito tutte le attrezzature dovute idonee a svolgere il servizio domiciliare; questo potrebbe portare gravi criticità sul servizio domiciliare e potrebbe causare disservizi agli utenti.Questi lavoratori, è bene ricordarlo, sono addetti a servizi pubblici, come quelli del sistema socio sanitario assistenziale ed educativo scolastico: servizi che oramai sono esternalizzati da parte della pubblica amministrazione e che mai come durante la pandemia sono diventati cruciali per aver garantito tutele fondamentali, livelli essenziali di assistenza e servizi ai cittadini fragili e non autosufficienti presso le proprie abitazioni.Nel frattempo si progettano iniziative di mobilitazione, a partire dalla dichiarazione di uno stato di agitazione sul servizio domiciliare, ed altre azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, e soprattutto a tutela di tutti i cittadini fragili e non autosufficienti che usufruiscono di questo servizio.