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Veneto. Ampia delegazione della Cisl Belluno Treviso al XIX Congresso confederale Cisl, da domani a Roma

Pubblicato il 24 Mag, 2022

Ampia delegazione della Cisl Belluno Treviso al XIX Congresso confederale nazionale della Cisl, da domani a Roma. Dopo il percorso congressuale territoriale – spiega il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – che ha visto la partecipazione di migliaia di iscritti tra lavoratori attivi e pensionati coinvolti nelle assemblee nei posti di lavoro e nel territorio, nei pre-Congressi di base, nei Congressi delle Federazioni territoriali di categoria e al Congresso confederale territoriale dello scorso febbraio, l’assise nazionale rappresenta un momento di condivisione straordinaria con i rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati dell’intero Paese”. A Roma infatti arriveranno mille delegati da tutta Italia in rappresentanza di 4 milioni e 76 mila iscritti Cisl.“Viviamo un momento cruciale della storia del nostro Paese e dei nostri territori– prosegue il leader della Cisl territoriale – dopo che una pandemia devastante ha accelerato processi di cambiamento già in atto nel mondo del lavoro, nei mercati e nelle filiere produttive. A questa si è aggiunta la guerra in Ucraina, che sta pregiudicando gli equilibri socio-economici dei Paesi più sviluppati e condizionando pesantemente il resto del pianeta. L’Italia ha enormi problemi strutturali rimasti irrisolti per troppi decenni e che si sono amplificati fuori misura a seguito della pandemia e del conflitto in Ucraina: il debito pubblico enorme, le disuguaglianze sociali ed economiche tra cittadini e tra territori, l’arretratezza infrastrutturale e il declino demografico.“Tutti temi – prosegue Paglini – che nei nostri territori di Treviso e Belluno emergono prepotentemente, accentuati dal corto circuito in atto tra offerte di lavoro e aspirazioni dei giovani, dalla mancanza di programmazione che ha determinato anche la carenza sul mercato di competenze e profili professionali e dall’invecchiamento della popolazione, soprattutto nel bellunese. Oggi più che mai è necessario che venga attuato il PNRR e soprattutto che si programmino investimenti sia pubblici che privati fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività del sistema industriale e del Paese”.

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