La Fnp Veneto saluta con favore la presentazione del progetto di legge regionale, a firma del PD, “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e il sostegno del caregiver familiare”. E confida che nel suo iter di approvazione, e nei tavoli di programmazione e gestione che emergeranno dalla legge, i sindacati possano fare la loro parte. Del resto, il sindacato dei pensionati Cisl del Veneto proprio pochi giorni fa ha presentato i risultati della ricerca “Caregiver in Veneto: avere cura di chi ha cura”, che ha analizzato i bisogni di queste persone nella nostra regione con risultati sconfortanti.
Il commento di Tina Cupani, segretaria generale Fnp Veneto
«Il senso di abbandono espresso dai caregiver familiari, rilevato dalla nostra ricerca, nasce proprio dall’assenza di un quadro normativo nazionale e regionale che li riconosca e li sostenga come soggetti attivi del welfare. Ben venga che anche in Veneto si muova un primo passo per un percorso istituzionalizzato attorno alla figura del caregiver familiare: del resto due regioni a noi confinanti, con un sistema sociosanitario simile al nostro, sono già molto avanti. L’Emilia-Romagna è stata la prima a dotarsi nel 2014 di una legge regionale, e il Friuli-Venezia Giulia ha scritto una di quelle più avanzate.
Con una legge, si può finalmente fare un censimento dei caregiver familiari: sapere chi sono e quanti sono, e far uscire dall’ombra coloro che sono di fatto caregiver ma non sanno di esserlo. Si possono analizzare i loro bisogni e programmare servizi, monitorandoli. Con una legge, si garantiscono equità e trasparenza sia nell’accesso a questi servizi sia alle risorse. Ma sottolineiamo anche questo: i caregiver veneti non chiedono soldi, chiedono una guida e un sostegno nel prendersi cura di un familiare non autosufficiente. E questo deve essere garantito dal sistema pubblico.