Storica vittoria della Fim Cisl alle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie e dei lavoratori per la sicurezza alla Epta di Limana, la più grande azienda metalmeccanica del bellunese. Il sindacato dei metalmeccanici della Cisl ha ottenuto il 51,4% dei voti, eleggendo 6 delegati e ribaltando i risultati degli anni precedenti, quando a primeggiare era la Fiom Cgil. Le elezioni si sono svolte il 24 e 25 settembre e riguardavano il rinnovo delle RSU e delle RLS. L’azienda conta 1.111 dipendenti aventi diritto al voto. Si sono presentati alle urne 763 lavoratori, per un totale di 739 voti validi, 21 nulli e 3 schede bianche. La Fim Cisl ha ottenuto la maggioranza con 380 voti, pari al 51,4%, e 6 delegati eletti. La Fiom Cgil ha raccolto 276 preferenze (37,3%) eleggendo 5 delegati; terza la Uilm Uil con 83 voti (11,3%) e un delegato. I delegati più votati sono stati Marcello Biancon e Francesco De Dea della Fim, con 64 voti ciascuno. Assieme a loro con Fim sono stati eletti: Marzio Casagrande, Maurizio Zaros, Alessandro Balbinot e Stefano Faraon. La Fim Cisl ha dunque compiuto una rimonta storica, stravolgendo i rapporti di forza che in passato vedevano la Fiom Cgil in testa, con 288 voti e 6 delegati, a fronte dei 208 voti e 4 delegati della Fim e dei 124 voti e 2 delegati della Uilm. Un risultato che segna un cambio di passo importante e che afferma con forza la nuova centralità della Fim Cisl nella rappresentanza sindacale dell’azienda. «Vorrei ringraziare innanzitutto tutti i candidati per l’impegno e il lavoro straordinario che hanno messo in campo – dichiara con soddisfazione il segretario della Fim Cisl Belluno Treviso, Matteo Caregnato – e un grazie sincero va alle lavoratrici e ai lavoratori dell’azienda per la fiducia che ci hanno accordato. Questa vittoria, storica per noi, ci consegna dopo decenni la maggioranza nella più grande e importante realtà metalmeccanica del Bellunese. È un risultato che ci dà forza e responsabilità: continueremo a batterci con determinazione per difendere il lavoro, recuperare potere d’acquisto nei salari e sostenere le famiglie dei dipendenti con strumenti di welfare mirati al territorio. Le sfide che abbiamo davanti sono tante e complesse, ma fin da subito vogliamo ribadire un principio chiaro: saremo la RSU di tutti, per unire, favorire la partecipazione e costruire insieme un futuro fondato sulla dignità del lavoro». Le proposte della Fim Cisl che hanno raccolto l’ampio consenso sono basate su obiettivi chiari e concreti, vicini alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori. Al centro, la tutela dell’occupazione e della produzione nello stabilimento di Limana, insieme al recupero del potere d’acquisto dei salari, oggi fortemente ridotto dall’inflazione. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai lavoratori prossimi alla pensione, per garantire un passaggio graduale e dignitoso alla fine della carriera. Grande spazio anche al tema del welfare aziendale con un forte radicamento territoriale – asili, borse di studio, centri estivi – e alla conciliazione tra vita e lavoro. Sul fronte delle condizioni lavorative, la Fim ha posto l’accento sulla necessità dell’aumento della partecipazione e dell’ascolto dei lavoratori nelle decisioni aziendali, sul miglioramento del microclima e della sicurezza, sulla valorizzazione del ruolo delle donne metalmeccaniche e sull’importanza del monitoraggio dell’applicazione della riforma dell’inquadramento professionale.