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Veneto. Cgil, Cisl e Uil di Rovigo alla manifestazione unitaria del 13 maggio a Milano

Sono tra gli otto e i novecento i polesani pronti a partire, con corriere e treni speciali, sabato prossimo, 13 maggio, per Milano, dove confluiranno lavoratori, pensionati e giovani da tutto il Nord Italia per partecipare alla grande manifestazione organizzata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil nell’ambito della mobilitazione “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, insieme alle manifestazioni di Bologna per il Centro (svoltasi sabato scorso) e di Napoli per il Sud (il 20 maggio). Le ragioni della mobilitazione sono state illustrate questa mattina nella sede della Uil di Rovigo dal coordinatore provinciale Gino Gregnanin, da Samuel Scavazzin, segretario generale della Cisl Padova Rovigo e da Pieralberto Colombo, segretario generale della Cgil di Rovigo. «Con la manifestazione di Milano, alla quale si aggiungono le assemblee che abbiamo organizzato sul territorio, intendiamo spiegare le nostre proposte e affermare sia al governo centrale che alle istituzioni locali la nostra volontà di cambiare le condizioni di chi sta peggio e di limitare le disuguaglianze. Non portiamo solo critiche, ma puntiamo anche al confronto. Siamo critici però sul metodo, perché il confronto con questo governo è praticamente scomparso. Il tavolo delle pensioni, ad esempio, non esiste più. Se entriamo nel merito delle decisioni, la direzione che sta prendendo il governo è opposta alle nostre proposte, che puntano a ridare forza e valore ai contratti e potere d’acquisto a salari e pensioni, erose dall’inflazione. Chiediamo interventi strutturali sul fisco, con iniziative non estemporanee come il taglio del cuneo fiscale e il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, anche dei dipendenti pubblici».
Sono temi, come hanno sottolineato i tre sindacalisti, sui quali Cgil, Cisl e Uil si battono da tempo e sui quali il dialogo con governo si è arenato sul nascere. «Bisogna avviare una riflessione seria sulla riforma fiscale – hanno aggiunto – anche per preservare il principio della progressività del prelievo, previsto dalla Costituzione, mentre la flat tax pone un problema di equità. Riteniamo necessario colpire le rendite finanziarie e tassare gli extraprofitti delle multinazionali, energetiche e della logistica, che creano dumping approfittando di altri sistemi fiscali, anche all’interno della stessa Europa. Bisogna promuovere un patto antinflazione che argini la speculazione con controlli su prezzi e tariffe e con sanzioni esemplari. Bisogna puntare su formazione e stabilità, investendo sulla crescita».
Questi temi, insieme alle criticità della sanità pubblica, sono al centro degli incontri organizzati da Cgil, Cisl e Uil di Rovigo sul territorio provinciale. «Con queste iniziative sul territorio e nei posti di lavoro intendiamo informare la cittadinanza sulle nostre proposte concrete: no all’aumento della precarietà, soprattutto dei giovani e delle donne. No ai voucher e ai contratti non rappresentativi. Sì alla sanità pubblica, per la quale siamo in piena emergenza. Le liste d’attesa si sono allungate e c’è bisogno di una riforma vera. Basta morti sul lavoro. In Polesine non ci sono risorse per aumentare il numero degli ispettori. Vogliamo che la formazione per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori inizi dai banchi di scuola e che venga fatta anche dalle imprese».

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