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Veneto. Cisl e Tudertechnica insieme per il benessere e la sicurezza dei lavoratori

Pubblicato il 7 Apr, 2025

Migliorare le competenze linguistiche dei lavoratori stranieri, in funzione anche di una maggiore conoscenza delle tutele sulla sicurezza e del benessere dei lavoratori. E’ questo l’obiettivo di un percorso condiviso avviato dalla Tudertechnica Tubigomma Deregibus di Saccolongo e dalla Cisl Padova Rovigo, presentato questa mattina nella sede dell’azienda dal ceo Andrea Deregibus, dai segretari generali della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin e della Femca Enrico Rigolin, dalla psicologa ed Rlst della Cisl Alessandra Bilò, dal presidente dell’Anolf Padova Rovigo Patrik Ogbonnia, dal presidente della società Dante Alighieri Enrico Pizzoli e dall’Aspp della Tudertechnica Matteo Cavestro. Il progetto è infatti il frutto di un’ampia sinergia. La ditta aveva segnalato alla Femca CislPadova Rovigo alcune difficoltà di comunicazione fra i lavoratori. La Cisl Padova Rovigoha avviato un progetto formativo finalizzato all’ottenimento della certificazione A2 di italiano per stranieri promosso dall’Istituto DanteAlighieri. Il progetto è coordinato con due servizi Cisl: l’Anolf, associazione Cisl per la tutela delle esigenze e dei diritti degli immigrati, e lo sportello Servizi al Lavoro, nell’ambito del progetto WelCisl su salute e benessere nei luoghi di lavoro. «La nostra azienda è certificata Iso 18001, e successive certificazioni, fin dal 2010 – ha sottolineato AndreaDeregibus – quindi sono 15 anni che riserva un’attenzione particolare al tema della sicurezza, che negli anni è divenuto sempre più importante. Dal 2010 il numero dei lavoratori stranieri è notevolmente aumentato. Attualmente su 130 persone, il 60% sono italiane, il 10% europee e il 30% extracomunitarie. Persone che non posso che ringraziare perché hanno lasciato il loro Paese e le loro famiglie per lavorare qui. Ho quindi manifestato alla Femca la necessità di migliorare la comunicazione interna. Il sindacato si è reso subito disponibile ad attivare attraverso la Cisl questo progetto, fondamentale per una migliore integrazione. I ragazzi che vengono qui per integrarsi hanno bisogno di tre cose: un lavoro regolare, una casa dignitosa e la lingua».Il segretario della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin ha ringraziato l’azienda per la collaborazione. «Questo progetto virtuoso dimostra quanto sia importante la partecipazione, che per noi è divenuta il nostro mantra, perché lavorando insieme si riescono a raggiungere risultati importanti per i lavoratori e per tutto il contesto economico e sociale del territorio. E questi risultati sono il frutto di un rapporto win-win, vantaggioso per tutti, soprattutto in tempi delicati come quello che stiamo vivendo. Il percorso condiviso con Tudertechnica, rappresenta per la Cisl Padova Rovigoun progetto pilota, che coinvolge diversi servizi Cisl, come l’Anolf e il progetto WelCisl e mette in luce l’importanza di fare squadra per migliorare la vita nelle aziende, la qualità del lavoro e la salute e sicurezza dei lavoratori, un argomento centrale al punto che sarà il tema del prossimo Primo Maggio».Enrico Rigolin, della Femca, ha ricordato che «del progetto si era cominciato a parlare un anno fa e le buone relazioni industriali che da sempre caratterizzano questa azienda ne hanno reso possibile una rapida attivazione». Il corso di italiano di 30 ore in sede aziendale, avviato il 10 marzo con 15 lavoratori, si concluderà a giugno, mentre a settembre la Cisl attiverà un pacchetto formativo di aggiornamento sulla sicurezza e il benessere nei luoghi di lavoro, comprensivo di una parte informativa, che sarà curata dall’Anolf, per favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri, facilitando la gestione delle pratiche burocratiche e degli adempimenti necessari. «Quello che vogliono gli stranieri è soprattutto integrarsi – ha sottolineato PatrikOgbonnia – Ringrazio quindi l’azienda per questo progetto e per aver dimostrato di vedere nelle politiche per la sicurezza un investimento e non un costo». Coma ha sottolineato Alessandra Bilò, responsabile dello sportello WelCisl, «la normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro pone un’attenzione particolare sulle fasce più fragili. Abbiamo pertanto inserito anche queste norme nel percorso formativo per introdurre una migliore cultura della sicurezza nel loro lavoro quotidiano. Seguire un corso di italiano offre inoltre a questi lavoratori la possibilità di stare meglio nel loro posto di lavoro». Anche Enrico Pizzoli, della Dante Alighieri, si è augurato che a questo progetto ne seguano altri, con gli stessi obiettivi. Già numerose aziende si rivolgono, per chiedere servizi analoghi, alla società, che prepara molti lavoratori per la certificazione linguistica. Una testimonianza diretta è stata portata da Antony Balapuwaduge, allievo del corso, giovane srilankese, dipendente dell’azienda a tempo indeterminato.

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