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Veneto. Elezioni politiche, la Cisl presenta la sua agenda. Mercoledì 14 alle 15 al Centro Congressi Giovanni XXIII a Belluno l’incontro con i principali schieramenti 

Pubblicato il 13 Set, 2022

Equità fiscale, impegno per un nuovo modello di sviluppo inclusivo e sostenibilelavoro buono e stabilerinnovo dei contrattigaranzie sociali e previdenziali per i giovaniadeguamento di salari e pensioni per far fronte all’impennata dell’inflazione, ma anche un impegno serio sulle tematiche demografiche e migratorie. La Cisl Belluno Treviso presenta la sua agenda ai principali schieramenti politici in corsa alle elezioni del 25 settembre, in un documento che definisce priorità e ambiti di maggiore interesse per il sindacato guidato a livello territoriale da Massimiliano Paglini. 

“L’agenda Cisl – spiega il segretario generale – è l’agenda sociale per l’Italia e per i nostri territori, che significa coinvolgimento e legittimazione dei corpi intermedi e dei soggetti di rappresentanza sociale ed economica, per costruire assieme politiche di parità di genere e di parità territoriale, di sviluppo e armonizzazione, di coesione e di crescita culturale ed economica tra le diverse generazioni, con un’attenzione particolare alle future generazioni a cui lasceremo in eredità le risorse economiche, i debiti, il territorio, l’ambiente”. 

Il documento è stato presentato e dibattuto lunedì a Treviso in un acceso confronto che ha visto la partecipazione di tre candidati alle prossime elezioni. Mercoledì 14 si replica al Centro Congressi Giovanni XXII a Belluno dalle 15 alle 17. Il gruppo dirigente della Cisl locale incontrerà Sara Moretto, capolista del Terzo Polo nel collegio plurinominale che include le province di Venezia, Treviso, Belluno e Rovigo per il Senato, Luca De Carlo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e candidato all’uninominale per il Senato nel collegio Treviso-Belluno, Roger De Menech, candidato del Pd al collegio plurinominale della Camera Veneto 1 e Flavio Baldan, candidato al Senato con il Movimento 5 Stelle nel collegio Veneto 1.

“Sarà un momento di confronto – sottolinea Paglini – che ci permetterà di approfondire aspetti specifici del Bellunese. Le elezioni rappresentano un passaggio cruciale e decisivo per il futuro del nostro Paese e dei nostri territori. Chiunque vincerà e sarà chiamato a governare il Paese per i prossimi cinque anni dovrà considerare gli spazi stretti e ineludibili entro cui attuare politiche economiche e sociali che invertano la rotta ad un declino socio-economico e demografico che rischia di compromettere nel breve, ma soprattutto nel lungo termine, i destini di famiglie, imprese, lavoratori e pensionati. È il tempo della responsabilità e della chiarezza, di mettere in campo ogni sforzo necessario per riformare il modello di sviluppo che in questi anni ha condizionato pesantemente la crescita e il progresso dell’Italia e la sua capacità di generare benessere sociale, compromettendo la tutela del territorio, delle risorse economiche, del welfare, e quindi il futuro del Paese e delle nuove generazioni”.

Molti i temi al centro dell’agenda della Cisl: il fisco, con la richiesta di una riforma complessiva con redistribuzione del carico a favore delle fasce deboli, la lotta all’evasione fiscale e la progressività della tassazione sui redditi.

Il lavoro, con la domanda d’impegno a rinnovare regolarmente alla scadenza i contratti nazionali sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil, “unica strada per arginare ogni forma di precariato e di salari bassi”, spiega Paglini, ma anche l’adeguamento dei salari all’inflazione reale, l’incentivazione dei contratti a tempo indeterminato e dell’apprendistato duale e una più che necessaria gestione dei flussi migratori anche nell’ottica dei bisogni di forza-lavoro che emergono dai territori.

Occhi puntati anche sulle pensioni, con la richiesta di un sistema pensionistico più flessibile, che tuteli maggiormente le donne e i giovani attraverso la pensione contributiva di garanzia, ricordando chese non saranno messe in campo politiche demografiche sufficienti a garantire la tenuta della forza lavoro e del Pil, il sistema di welfare non sarà più sostenibile. 

Scendendo nei dettagli più legati ai territori, con riferimento a Belluno, per la Cisl Belluno Treviso è fondamentale recuperare il percorso avviato con la legislatura che sta per terminare completando l’iter della proposta di legge per la montagna, un testo unitario e sistematico degli interventi finalizzati a ridurre le condizioni di svantaggio della montagna e delle aree interne.

Va poi definita una strategia territoriale complessiva per combattere lo spopolamento e istituita una cabina di regia permanente per la programmazione e lo sviluppo socio-economico della provincia, a partire dallo sviluppo dei collegamenti interni e con il resto dell’Europa e la cablatura totale del territorio. Più che mai necessario è infine un piano generale per il recupero del patrimonio immobiliarepubblico e privato e per favorire lo sviluppo abitativo montano.

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