La Cisl è il sindacato più rappresentativo nelle scuole della provincia di Treviso. Si sono concluse nella tarda mattinata di mercoledì le operazioni di voto per il rinnovo delle Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) negli istituti scolastici della provincia. All’appello mancano ancora 5 scuole su 99 da scrutinare, ma lo scenario è chiaro: la Cisl Scuola esce vincitrice dalla tornata elettorale, avendo conquistato, con i suoi 189 candidati, il 23,10% dei voti, il 5% in più rispetto alle scorse elezioni. In totale le preferenze andate alla Cisl sono, per il momento, 2.370 su 10.319 votanti e 16.200 aventi diritto fra insegnanti, personale educativo e Ata.
“Le lavoratrici e i lavoratori della scuola – dichiara Anna Lucia Tamborrini, segretaria generale della Cisl Scuola Belluno Treviso – hanno riconosciuto e premiato il lavoro capillare svolto quotidianamente in ogni istituto del territorio. Un risultato significativo, frutto del grande impegno dei nostri delegati e delegate, operatori e operatrici, che conferma la forza di una Cisl Scuola fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sulla costruzione di soluzioni concrete. Quella appena conclusa è stata una campagna elettorale complessa, nella quale siamo riusciti a presentare liste in tutte le scuole. Da oggi, con rinnovata responsabilità, ci impegniamo ad essere ancora più presenti e vicini ai lavoratori e alle lavoratrici, accompagnandoli nelle sfide che attendono il mondo della scuola, a partire dal rinnovo di un contratto scaduto ormai da tre anni, che necessita di un aggiornamento sia nella parte salariale che in quella giuridica”.
Un tema particolarmente urgente è proprio quello salariale. “In questi giorni – spiega Tamborrini – abbiamo chiesto conto al Governo del mancato riconoscimento del taglio del cuneo fiscale al personale scolastico, previsto dalla legge di Bilancio 2025. Un beneficio che non si è tradotto in alcun miglioramento in busta paga, nonostante fosse previsto. Chiediamo che venga posto immediato rimedio, anche con un’emissione speciale se necessario, per correggere errori o disfunzioni tecniche che hanno generato disagi e un malcontento del tutto giustificato, aggravato dal contesto inflattivo e da retribuzioni già sottodimensionate rispetto al resto del pubblico impiego”.
Tra i temi centrali per la Cisl Scuola c’è la necessità di rivedere le politiche di reclutamento e formazione. “Servono concorsi ordinari trasparenti e meritocratici – afferma la segretaria Anna Lucia Tamborrini – per attrarre giovani motivati, ma anche soluzioni che riconoscano il valore dell’esperienza maturata da chi lavora nella scuola da anni con competenza e impegno”. Tamborrini chiede l’assunzione degli idonei dei concorsi legati al PNRR, per evitare nuovi bandi dispendiosi e rispettare il diritto acquisito da chi ha già superato una selezione.
Sul precariato, infine, la posizione è netta: “È una delle maggiori distorsioni del sistema scolastico: penalizza la qualità dell’insegnamento e discrimina chi lavora da anni senza le tutele del tempo indeterminato”. La Cisl Scuola ha avviato diversi ricorsi, alcuni dei quali già accolti positivamente: “Segnali che confermano la validità delle nostre battaglie”.