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Veneto. Femca Cisl Padova Rovigo. Enrico Rigolin confermato segretario

Pubblicato il 26 Nov, 2021

 

Enrico Rigolin è stato riconfermato segretario generale della Femca Cisl Padova Rovigo. Con lui nella segreteria Luca Sartore e Artika Ndrepepaj. Nel suo intervento, Rigolin ha esordito ricordando le fasce più deboli, legate anche al fenomeno del caporalato, e la piaga delle morti e degli incidenti sul lavoro, recenti, anche nel nostro territorio. E ha sottolineato la centralità del lavoro nel processo di rilancio economico e sociale del Paese. Il sindacato è impegnato nella tutela dei lavoratori in questa fase di transizione. «L’emergenza della pandemia – ha osservato – ha dimostrato il valore della partecipazione e della responsabilità di tutti gli attori del mondo del lavoro nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori». Ripercorrendone la storia, Rigolin ha ricordato come l’obiettivo della Femca rimane quello di «stare nei processi sociali e industriali con pragmatismo e concretezza, convinti che la rappresentanza dei lavoratori si giochi con la contrattazione e con la partecipazione alle decisioni. Questa è la realtà vissuta in questi mesi di affiancamento con il collega e segretario uscente Sergio Polzato, vedendo anche nel suo operato quel modus operandi che ci contraddistingue: pragmatismo e concretezza».
Esaminando le conseguenze della pandemia nei diversi settori di competenza della Femca, il segretario ha sottolineato come per la moda l’impatto sia stato rilevante, anche sotto il profilo occupazionale. Sul territorio ci sono state diverse chiusure, e probabilmente solo l’allungamento del blocco dei licenziamenti e la possibilità di continuare la cassa Covid hanno evitato conseguenze peggiori. Per il tessile-abbigliamento, Rigolin ha citato il caso di Stienta, dove «le lavoratrici della Ex Capa si sono messe assieme in cooperativa, ed hanno investito la propria disoccupazione e le proprie competenze e passione in una nuova azienda, Centro Moda Polesano: sono passati gli anni e l’azienda è ripartita ed è ancora in piedi. Come Femca Padova Rovigo siamo orgogliosi di essere stati al fianco di queste lavoratrici durante tutta questa traiettoria». A fianco di questi risultati, la questione delle aziende terziste, «ostaggio delle bizze e dei ricatti dei grandi marchi loro committenti». A proposito del settore energia, è stato sottolineato che, come la Femca sostiene da anni, l’Italia dovrà operare scelte opportune di indipendenza e autonomia energetica. Infine l’impegno per il futuro: «Se la contrattazione rappresenta il perno fondamentale del servizio di tutela sindacale, per soddisfare compiutamente i bisogni di rappresentanza devono essere aggiunte le tutele offerte dal Sistema dei Servizi Confederali. Rimane la volontà di proseguire con una idea di continuità. Abbiamo sostenuto e sosterremo con forza la continua ricerca di unità sindacale, ritenendola valore imprescindibile per perseguire una concreta e incisiva azione sindacale».
Gli spunti offerti da Enrico Rigolin sono stati colti dalla segretaria territoriale della Cisl Padova Rovigo Francesca Pizzo e inseriti nel contesto confederale. «Tra gli effetti generati dalla pandemia nei posti di lavoro, c’è una forte limitazione alla capacità di fare squadra, a cominciare dallo smart working, che ha allontanato i lavoratori dai colleghi, dalle relazioni e dalla possibilità di confrontarsi. A Padova e a Rovigo stiamo promuovendo un dialogo con le associazioni di categoria sull’innovazionetecnologica. Ne è un esempio il Competence center di Padova, dove siamo presenti insieme a Cgil e Uil e a tutti i soggetti interessati, lavorando sul territorio per uno sviluppo delle competenze nell’ambito di un processo innovativo dall’industrializzazione alla commercializzazione».
Un processo che nasconde molte insidie. «Uno dei nostri impegni per il futuro – ha aggiunto Pizzo – è quello di prendere in carico e affrontare il tema della precarietà nel lavoro. Staff leasing e somministrazione sono sempre più utilizzati e lo saranno sempre di più nella fase della ripresa, con conseguenze sull’occupazione giovanile e sul calcolo pensionistico. Va rafforzato anche il tema delle politiche attive. Alcune misure sono poco conosciute, come l’assegno per il lavoro della Regione Veneto. Sul reddito di cittadinanza, la Cisl è per un reale accompagnamento al lavoro. Andiamo verso un’altra forma di transizione, quella del lavoro. Dobbiamo riflettere ed essere presenti anche sul tema dell’orientamento di figure professionali in grado di passare da una tipologia di lavoro a un’altra. Alla Femca faccio i complimenti per la conquista sull’articolo 177 del codice degli appalti. Sugli appalti dobbiamo lavorare in squadra anche per garantire il rispetto della legalità. Abbiamo già concluso un importante accordo con l’ospedale di Padova e siamo in attesa di portare a compimento anche quello con il Comune di Padova».
Le conclusioni sono state affidate a Lorenzo Zoli, segretario nazionale della Femca Cisl. «L’elemento fondamentale della nostra federazione – ha detto – è la partecipazione. Esserci per cambiare e cambiare per esserci è il nostro slogan. Sull’orizzonte della sostenibilità: ambientale, produttiva e sociale. Esserci con una presenza di ascolto per essere all’interno dei processi. Siamo in un percorso complessivo che porta a un cambiamento. Dobbiamo riflettere su come governare questo cambiamento, occupandoci del Paese, del pianeta, del lascito alle nuove generazioni. Stiamo lavorando come Cisl ad un’inversione di rotta che permetta di vedere nell’ambiente qualcosa in grado di creare opportunità. Nel nostro Paese vediamo enormi risorse che vengono gestite e un importante processo di ristrutturazione che sta attraversando tutto il mondo produttivo. Per questo dobbiamo essere presenti nella gestione di questa ristrutturazione. La formazione in quanto tale non è considerata un elemento di valore dalle aziende. Il nostro compito è proprio quello di lavorare, anche attraverso i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro, per fare della formazione un elemento di maggior peso».

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