Francesco Orrù, 54 anni, è il nuovo segretario generale della Cisl Belluno Treviso. È stato eletto oggi a Monastier di Treviso dal Consiglio generale, l’assemblea che rappresenta tutte le categorie della Cisl e che è stata convocata oggi 1° agosto per il rinnovo della segreteria in seguito alla elezione di Massimiliano Paglini a segretario generale della Cisl Veneto e alle conseguenti dimissioni dall’incarico nella Cisl interprovinciale, che lascia dopo quasi 4 anni. Con Orrù (83 voti su 104) sono stati eletti Edoardo Dorella, già componente dello staff, e Roberta Barbieri, responsabile dell’Ufficio Vertenze della Cisl Belluno Treviso. Ampia convergenza dunque sulla proposta di candidatura avanzata dalla segreteria uscente dopo un fitto percorso di consultazioni con tutte le Federazioni di categoria che compongono la Cisl di Belluno Treviso.
“Sono onorato della fiducia – ha detto Orrù -, è una grande responsabilità quella che mi assumo oggi, in una giornata in cui si apre un percorso importante in una Unione sindacale dove ci sono grandi competenze e ottima preparazione. Ringrazio i componenti del Consiglio Generale, in particolare tutti i delegati sindacali oggi presenti, sempre in prima linea, cuore pulsante e vera linfa di questo sindacato”. “Raccolgo una rilevante eredità – ha sottolineato il neo eletto nella sua relazione di insediamento – perché in questi anni è stato fatto un grandissimo lavoro, di cui la realizzazione della nuova sede di Treviso è solo l’ultimo grande obiettivo raggiunto all’interno di un costante impegno per il rafforzamento della presenza sul territorio, in un modello organizzativo adeguato alle reali necessità dei nostri iscritti. Ora compete alla nuova Segreteria proseguire su questa strada, in un percorso in continuità, rilanciando le diverse attività, a partire dal percorso formativo in essere per un grande investimento di crescita del gruppo dirigente, per riaffermare l’insieme di valori che sono alla base della Cisl, per originare e rinvigorire conoscenza, consapevolezza, fiducia, passione, e prevedendo nuove attività utili alle lavoratrici, ai lavoratori, alle pensionate e ai pensionati in una fondamentale fase di rilancio della Cisl territoriale e della Cisl del Veneto guidata da chi mi ha passato oggi il testimone, Massimiliano Paglini, e al quale assicuro tutta la la disponibilità della Cisl Belluno Treviso per un proficuo lavoro di squadra”.
Sardo di nascita, trevigiano di adozione, 54 anni, Francesco Orrù torna dunque a Treviso e a Belluno da segretario generale confederale, dopo i tanti anni di esperienza in Filca, la Federazione Cisl delle costruzioni e del legno, prima nella Marca e poi nel Veneto. Si è avvicinato al sindacato nei primi anni Novanta, prima come delegato della Filca di Treviso, poi come operatore a tempo pieno e componente di segreteria, fino alla elezione nel 2010 a segretario generale, carica che ha ricoperto per sei anni, anche dopo l’unificazione con Belluno (2013). Anni intensi e complessi, segnati dalla crisi decennale dell’edilizia (2008- 2018) e durante i quali Orrù si è distinto anche per l’operato – in entrambe le province – come vicepresidente delle Casse Edili e delle Scuola edili. Nel 2016 è stato eletto segretario generale della Filca del Veneto, ruolo riconfermato dai Congressi del 2017 e del 2021 e mantenuto fino ad oggi.
Orrù oggi assume la guida di un sindacato solido e ben radicato sul territorio, forte delle sue 27 sedi dislocate nelle due province, dei 90.029 iscritti, delle 65.254 dichiarazioni dei redditi elaborate nel 2023 e delle 61.083 pratiche predisposte dal patronato Inas l’anno scorso.
Con lui sono stati eletti in segreteria Edoardo Dorella e Roberta Barbieri.
Edoardo Dorella, 61 anni, di Castelfranco Veneto, è un volto storico della Fisascat territoriale, la Federazione di categoria del commercio e del turismo, di cui è stato prima delegato, poi operatore, segretario e infine segretario generale per due mandati. Fino ad oggi era nello staff di segreteria della Cisl Belluno Treviso e ha seguito in prima persona la realizzazione della nuova sede trevigiana di Strada Ovest della Cisl.
Roberta Barbieri, 52 anni, trevigiana, è laureata in Scienze politiche, indirizzo politico economico, e ha conseguito un master al CUOA Business School in Crisis & Change Management. Nel 2009 è entrata come operatrice all’Ufficio Vertenze della Cisl nella zona della Sinistra Piave e nel 2015 ne è diventata la responsabile per le province di Treviso e Belluno. Nel 2023 ha assunto il ruolo di consigliera della società In.principio con delega all’intermediazione assicurativa nell’ambito del progetto nuovi servizi per gli iscritti della Cisl di Belluno e Treviso.
Al nuovo segretario generale e alla nuova segreteria gli auguri e i complimenti dell’uscente Massimiliano Paglini: “Affido la nostra Unione a un sindacalista preparato, strutturato, fortemente radicato nei valori della Cisl, che ha dato prova di grande esperienza come segretario regionale della Filca Veneto, uno di noi, prestato per un po’ di tempo a quel ruolo che gli ha consentito di completare la crescita e il profilo di responsabilita”.
Lunga e articolata la riflessione di Orrù, che ha sottolineato nella sua prima relazione da segretario generale della Cisl Belluno Treviso come “oggi più che mai ci sia un assoluto bisogno di Sindacato, una scelta di giustizia sociale a cui uomini e donne devono guardare, all’interno di un contesto complesso e incerto”. A poche settimane dall’avvio della discussione nazionale sulla legge di bilancio, Orrù ha acceso i riflettori sulla “non più rinviabile lotta all’evasione fiscale” dichiarandosi pronto a “sostenere le battaglie della Cisl, le nostre battaglie”.
Guardando ai territori di Treviso e Belluno, per il neo segretario generale non è più rinviabile un impegno concreto sulla sicurezza sul lavoro. “Non si può abbassare la guardia – ha detto -, chiediamo il rafforzamento di ispezioni, controlli e verifiche, siamo fiduciosi che il nuovo strumento della patente a crediti, nata da una proposta fatta dalla Filca oltre 20 anni fa, darà un apporto fondamentale per contrastare gli infortuni sul lavoro. Servono poi formazione nelle scuole e un impegno straordinario da parte di tutti”. Orrù ha sottolineato come la risalita del tasso di occupazione nel Paese e nei nostri territori non sia stata accompagnata da un miglioramento della qualità del lavoro, “tanto da portare fenomeni come il lavoro povero e l’aumento degli infortuni e delle malattie professionali al centro del dibattito politico e sindacale”. Ha posto l’accento sul paradossso di aziende che si trovano in situazioni di crisi, anche in conseguenza alle guerre in Ucraina e al conflitto israelo-palestinese, e altre che – a fronte di una crescita degli ordinativi e del fatturato – lamentano scarsità di manodopera e un elevato numero di dimissioni, anche legate al tema della centralità del benessere personale nella scelta di un posto di lavoro. “La contrattazione – ha spiegato – sia aziendale che territoriale, gioca un ruolo di primissimo piano nella gestione di questi fenomeni, così come una vera politica di accoglienza, che sappia offrire soluzioni alternative ai viaggi della morte e che sappia investire concretamente nella formazione dei migranti per il loro inserimento nel mercato del lavoro sano e bisognoso, non quello del caporalato e delle mafie”.
Particolare attenzione anche all’ambito socio-sanitario, al quale Orrù ha in serbo di dedicare uno specifico dipartimento, “perché il tema non riguarda solo le persone anziane, ma tutte le famiglie alle prese con un familiare che necessita di assistenza. Viviamo in due province in cui la popolazione invecchia generando bisogni crescenti di assistenza territoriale, di medici di famiglia, di maggiore attenzione alla non autosufficienza e alla necessità di ristrutturazione e riorganizzazione della rete ospedaliera e di cura”. Problemi accentuati nel Bellunese, dove l’invecchiamento della popolazione si intreccia con la fuga delle giovani generazioni: “Uno scenario che impone con urgenza l’adozione di adeguate e concrete contromisure: è fondamentale investire sull’attrattività del territorio, mettendo in campo elementi capaci di richiamare nuove energie, nuove professionalità e competenze e di trattenere famiglie e giovani, convincendoli a costruire nei nostri territori il loro progetto di vita, frenando cosi l’emorragia di intelligenze e conoscenze. Ma affinché un territorio sia attrattivo servono servizi adeguati: dall’alloggio ai trasporti pubblici, dai servizi sanitari al welfare, fino alle infrastrutture in grado di creare reali connessioni”. Fondamentali, in questo, sono “i tavoli permanenti in cui i diversi portatori di interesse possano progettare assieme il futuro delle due province, puntando con forza sui territori di Belluno e di Treviso con investimenti sia pubblici che privati indirizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro”.
Al Consiglio generale è intervenuta la segretaria confederale Daniela Fumarola, che si è complimentata con la segreteria eletta, “una squadra – ha detto – che sono certa andrà nel solco della continuità, con impegno e passione, certi che abitare le periferie e i territori sia il cuore della nostra azione sindacale in un contesto sempre più complicato”. Daniela Fumarola ha augurato buon lavoro al neo eletto Francesco Orrù ed alla sua squadra di segreteria. E ringraziato Massimiliano Paglini per l’ottimo lavoro fatto in questi anni alla guida della Cisl di Belluno e Treviso.
Nel corso del Consiglio Generale sono stati consegnati a Marco Lai, direttore del Centro Studi Cisl di Firenze, alcuni documenti originali del 1952 e del 1953 rinvenuti durante il trasloco dalla sede di via Cacciatori del Sile a quella nuova di viale della Repubblica. Si tratta di un verbale di accordo del 5 giugno 1952 sottoscritto tra Associazione industriali e la FIOT a firma Lorenzo Cadamuro, un verbale di Segreteria dell’Unione provinciale di Treviso del 16 giugno 1953 (presenti Agostino Pavan, Emilio Santoro, Luigi Sbarra e Lorenzo Cadamuro) e una relazione sindacale collegata probabilmente a una riunione di Segreteria. I documenti storici sono stati donati, tramite la consegna al suo direttore, alla Scuola nazionale dove si formano, si aggiornano e studiano i dirigenti della Cisl. “Ciò che distingue la Cisl – ha detto Lai – è l’approccio, che è da sempre quello di costruire: per poter essere propositivi bisogna essere capaci di elaborare un pensiero. Identità e partecipazione sono sia nel passato che nel presente le sfide che il sindacato deve affrontare”.