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Veneto. Lunedì 17 a Treviso, in occasione del centenario della scomparsa di Giuseppe Corazzin, la Cisl organizza un evento per celebrare la sua figura e valorizzare il suo impegno

Pubblicato il 14 Nov, 2025

A cent’anni dalla scomparsa del trevigiano Giuseppe Corazzin, tra i padri fondatori e figura centrale del sindacalismo cattolico italiano, Cisl propone il convegno “Giuseppe Corazzin e la nascita del movimento sindacale cristiano”, che si terrà lunedì 17 novembre alle ore 10 all’Auditorium di Santa Caterina di Treviso (piazzetta Botter 1).

Promossa da Cisl nazionale, Terra Viva, Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche, Fondazione Giulio Pastore e Fondazione Giuseppe Corazzin, con il patrocinio dell’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia “Mario Romani”, la Provincia di Treviso, la Città di Treviso, il Comune di Arcade e il Circolo Corazzin di Arcade, l’iniziativa intende ricordare un protagonista della prima stagione del movimento sindacale cattolico, che ispirandosi all’enciclica “Rerum Novarum” di papa Leone XIII trasformò quel movimento in un’organizzazione sindacale nazionale, la Confederazione Italiana Lavoratori (CIL). Sarà anche l’occasione per riflettere sull’attualità del sindacalismo riformista di ispirazione cattolica e sul suo ruolo ancor più in questa delicata fase storica in cui resta fondamentale rimanere impegnati per la difesa dei diritti dei lavoratori e per la promozione del dialogo sociale.

L’evento di celebrazione vuole essere un omaggio a un grande modello e testimone per il sindacalismo cislino, che in Veneto ha voluto intitolare a lui il proprio Centro studi regionale (Fondazione Corazzin) e la sede di Cisl Belluno Treviso, nel capoluogo della Marca, inaugurata l’anno scorso.

Giuseppe Corazzin (4 marzo 1890–18 novembre 1925) fu tra i più attivi promotori del movimento sindacale cristiano in Italia. Animato da una profonda fede e da un forte senso di giustizia sociale, contribuì a fondare le prime Leghe bianche contadine e, nel 1918, la Confederazione Italiana dei Lavoratori (CIL), di cui fu cosegretario. Sindacalista, politico, antifascista e giornalista, Corazzin difese con coraggio i diritti dei lavoratori agricoli e dei piccoli proprietari, opponendosi apertamente ai grandi proprietari terrieri e al nascente regime fascista. Nelle sue riflessioni Corazzin anticipò principi oggi più che mai attuali, come la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, che egli considerava via essenziale alla giustizia e alla pace sociale. Un tema che, a distanza di un secolo, torna oggi al centro del dibattito pubblico con la recente approvazione della Legge sulla Partecipazione, frutto della proposta popolare promossa e sostenuta da Cisl.

Dopo il saluto di Francesco Orrù, segretario generale di Cisl Belluno Treviso, ad aprire i lavori dell’evento nazionale, coordinato da Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto, sarà l’intervento di Onofrio Rota, segretario generale di Fai Cisl nazionale, la categoria dei lavoratori di agricoltura, industria alimentare, foreste, pesca e tabacco.

Spazio poi alle relazioni storiche di Aldo Carera, presidente di Fondazione Giulio Pastore e docente di Storia delle relazioni industriali all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che analizzerà il contesto storico nel quale si sviluppò l’azione di Corazzin, e di Mauro Pitteri, storico, che anticiperà alcune pagine del volume di prossima uscita “Giuseppe Corazzin. Una vita per il sindacalismo bianco (1910-1925)” promosso da Terra Viva e Fondazione Fai Cisl Studi e Ricerche ed edito da Agrilavoro Edizioni.

Conclude la mattinata l’intervento del segretario confederale di Cisl nazionale Andrea Cuccello.