Primo sindacato della regione,
Veneto
“Per il lavoro, per il futuro, per il Veneto. Il coraggio della partecipazione” è il titolo del 14° Congresso di Cisl Veneto in programma giovedì 15 e venerdì 16 maggio al Move Hotels di Mogliano Veneto (Treviso). Tre parole chiave per ribadire che non può esserci futuro per il Veneto senza il lavoro, ma soprattutto senza qualità del lavoro.
È riassunta qui la visione di Cisl per il Veneto. Una visione che poggia sui dati, quelli che raccontano le già ben note emergenze e criticità: l’invecchiamento demografico e la fuga dei giovani, la crisi abitativa, la sicurezza troppo spesso messa a rischio, un’occupazione ancora frammentaria e fragile, una congiuntura assai critica in particolare per alcuni settori produttivi, un sistema di welfare in grave difficoltà, la scarsa capacità attrattiva del territorio,… E insieme legge quanto emerge dal suo essere “sindacato di prossimità”, a stretto contatto ogni giorno con i lavoratori, i pensionati, i cittadini attraverso il proprio impegno di rappresentanza e il capillare sistema dei servizi.
Il Congresso, che riunirà quasi 400 delegati in rappresentanza dei 400mila iscritti, oltre ad eleggere i componenti del nuovo Consiglio generale, designerà il Segretario generale e la Segreteria per i prossimi quattro anni alla guida di Cisl Veneto, dal 1957 primo sindacato a livello regionale per numero di iscritti.
«Crediamo fermamente che un “buon” lavoro sia il pilastro solido su cui fondare il domani, e con questa convinzione ci affacciamo al nostro 14° Congresso – ha affermato il segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini nel corso della conferenza stampa di ieri, nella sede di Cisl Veneto a Mestre –. Questo implica mettere al centro la salute e la sicurezza delle persone, la garanzia di pari opportunità per tutti (in particolare le donne), condizioni contrattuali e salariali dignitose, formazione continua… E ancora vede una leva importante nella partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla gestione delle imprese, da sempre iscritta nel dna dei veneti come dimostrano le forme di partecipazione dal basso costruite nella nostra regione, frutto di quella stessa cultura partecipativa e imprenditiva che fu storicamente fondamento di un fertile connubio tra imprenditori illuminati e tessuto lavorativo».
«Sulla base di tale concezione del lavoro, fattore imprescindibile di realizzazione delle persone, competitività della imprese, sviluppo del territorio, lanceremo l’appello a un’alleanza nuova» ha continuato ancora Paglini. Perciò nel visual grafico del Congresso il Veneto è simbolicamente disegnato come un grande meccanismo, i cui ingranaggi si muovono in sinergia tra loro per garantire il più efficace funzionamento all’intero sistema: «Ognuno col proprio differente compito e ruolo: sindacati, istituzioni, imprese e associazioni di categoria, terzo settore. Come Cisl abbiamo la consapevolezza di essere componente rilevante, ma ancor più per questo sentiamo appieno la responsabilità di concorrere al migliore futuro del Veneto: a ciò sarà improntato il nostro lavoro dei prossimi anni, mettendo a patrimonio comune le nostre competenze, idee ed energie».
«L’appuntamento regionale chiude il percorso congressuale di questi mesi, partito a gennaio con le numerose assemblee nei luoghi di lavoro e approdato nelle tappe dei congressi di categoria e di quelli dei territori provinciali ‒ ha spiegato la segretaria di Cisl Veneto Stefania Botton, con delega alle politiche amministrative, sociosanitarie e contrattuali di pubblico impiego, scuola e università, delle pari opportunità, delle politiche giovanili e dei rapporti con il terzo settore –. Sarà come sempre un momento di bilancio di quanto fatto e di analisi delle criticità, e insieme di condivisione della linea politica, anche alla luce delle prossime sfide per il territorio, e di definizione degli impegni programmatici per il prossimo quadriennio».
«Con la nostra presenza capillare e ben solida sul territorio siamo parte fondamentale del tessuto sociale, economico e lavorativo del Veneto ‒ ha messo in evidenza il segretario di Cisl Veneto Andrea Sabaini, con delega alle politiche organizzative, mercato del lavoro e politiche attive, industria, artigianato e terziario, sicurezza e legalità, enti, associazioni e servizi ‒. E scegliendo di metterci in ascolto vogliamo farci interpreti dei nuovi o mutati bisogni in modo sempre più sussidiario».
A raccontarlo i numeri del sistema cislino. Sono quasi 400mila gli iscritti al sindacato, che è anche il primo in Veneto per il suo servizio fiscale Caf(Centro assistenza fiscale), attraverso il quale nel solo 2024 si è garantita assistenza a 450mila persone con oltre 570mila pratiche elaborate (730, Isee, colf e badanti,…), e per i suoi servizi di patronato Inas, con più di 260mila pratiche (sostegno del reddito, infortuni, prestazioni assistenziali, pratiche per l’immigrazione) e circa 237.200 persone assistite.
Oltre alla attività sindacale nei luoghi di lavoro grazie ai 7500 rappresentanti sindacali cislini, importante anche l’attività di tutela individuale e collettiva attraverso gli uffici vertenze presenti su tutto il territorio veneto con sedi e recapiti (spazi in associazioni, parrocchie,…). Sono 2300 le vertenzegestite e migliaia i lavoratori che si rivolgono agli sportelli per avere informazioni sul rapporto di lavoro. E ancora numerose le attività finalizzate alla ricollocazione e riqualificazione con la proposta di percorsi di orientamento e formativi. Senza dimenticare gli sportelli riferiti a tutta la dimensione del welfare contrattuale attraverso la bilateralità: sostegno al reddito, prestazioni sanitarie, previdenza complementare…
Le due giornate di lavori, oltre agli adempimenti congressuali, vedranno alternarsi interventi istituzionali e non solo, momenti di confronto su tematiche di attualità. In programma anche la presentazione in anteprima di una ricerca sul Sistema sociosanitario veneto condotta da Fondazione Corazzin, il centro studi di Cisl Veneto.
Numerosi gli ospiti attesi tra rappresentanti delle istituzioni locali e della politica, responsabili delle maggiori associazioni di categoria e del mondo del terzo settore, oltre ai segretari generali delle altre sigle sindacali.
Attesi la segretaria generale di Cisl nazionale Daniela Fumarola e Mattia Pirulli, della Segreteria di Cisl nazionale.