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Veneto. Paglini (Cisl): “ACC. Troppo facile tirarsi fuori dal gioco, peraltro all’ultimo momento, e giudicare chi invece ha avuto il coraggio e la forza di firmare l’accordo”

Pubblicato il 9 Apr, 2022
“Non c’è mai da festeggiare quando un’azienda sana compra una parte di un’azienda sull’orlo del fallimento e non si prende tutti i lavoratori. Purtroppo nemmeno per legge si può imporre a un imprenditore di fare beneficenza, né per legge è stato possibile costruire il progetto Italcomp, concepito, proposto e abortito dal governo. Detto questo, credo che per il futuro del tessuto industriale – e quindi lavorativo – di Belluno, servano scelte e leader coraggiosi che costruiscano le condizioni per lo sviluppo, la competitività delle imprese e l’attrattività del territorio”. Questo il commento del segretario generale della Cisl Belluno TrevisoMassimiliano Paglini sull’accordo per la cessione di Acc al Gruppo Lu-Ve.
“Troppo facile tirarsi fuori dal gioco, peraltro all’ultimo momento – prosegue il leader della Cisl territoriale – e giudicare chi invece ha avuto il coraggio e la forza di firmare un accordo che consente il passaggio in Acc di 150 lavoratori e protegge con una rete sociale tutti gli altri, oltretutto sapendo che tutte le Rsu avevano firmato. Era forse meglio – chiede Paglini – che tutti i 300 rimanessero in Cassa integrazione fino all’inevitabile fallimento dell’azienda?”
“Avremmo plaudito la coerenza dei detrattori dell’ultima ora – aggiunge il segretario generale Cisl – se solo avessero ordinato alla loro Rsu di non firmare. Per fortuna tutte le Rsu – nessuna esclusa – hanno firmato, consentendo di costruire un futuro per tutti, dimostrando coraggio e responsabilità”.
“Ora – conclude il leader della Cisl – credo che sia più che maturo il tempo di sedersi tutti attorno a un tavolo e costruire le condizioni per far rinascere la provincia di Belluno, la voglia di investire sul territorio, la passione per venirci ad abitare e lavorare e smetterla di arroccarsi sull’idea che ‘tanto poi tutto si sistema’”.

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